Si è chiuso il capitolo di Enrico Tiero alla guida della Commissione Sviluppo Economico del Consiglio regionale del Lazio. L’esponente di Fratelli d’Italia, attualmente ai domiciliari con l’accusa di corruzione, ha presentato le proprie dimissioni dalla presidenza dell’organismo che sovrintende ad attività produttive, commercio, industria, start-up e tutela dei consumatori. Una scelta che arriva dopo l’autosospensione dal partito che era già stata comunicata nelle precedenti settimane e che si è concretizzata dopo il respingimento della richiesta della misura cautelare per l’esponente politico pontino.
In questo caso, si tratta di una decisione dal peso istituzionale: in qualità di presidente, Tiero era l’unico a poter convocare la commissione, ruolo ora incompatibile con la misura in corso degli arresti domiciliari, con il rischio del blocco dei lavori della commissione. Le dimissioni, formalizzate nelle scorse ore, aprono la strada alla nomina di un nuovo presidente, mentre il consigliere pontino resta per il momento in carica come membro del Consiglio regionale, in attesa dell’applicazione della legge Severino, che prevede la sospensione automatica in caso di provvedimenti giudiziari di questo tipo. – LEGGI QUI
L’inchiesta, che ha scosso gli equilibri interni alla maggioranza di centrodestra, è ancora in pieno corso. Intanto, alla Pisana si apre una nuova fase politica, segnata dall’attesa per gli sviluppi giudiziari che coinvolgono uno dei volti più noti della destra pontina. A meno di cambi imminenti nelle vicende giudiziarie, in caso di applicazione della legge Severino e sospensione del consigliere Tiero si aprirà anche la strada per la sostituzione che avverrà con il primo dei non eletti della stessa lista, ovvero di Fratelli d’Italia. Alla finestra rimane Emanuela Zappone attualmente commissaria straordinaria del Parco Nazionale del Circeo. Carica questa che non è incompatibile con quella di consigliere regionale.