*Di Angela Nicoletti – È un fulmine a ciel sereno la notizia dell’arresto di Roberto Palumbo, 57 anni, noto primario di Nefrologia del Sant’Eugenio, ordinario di Cassino. Palumbo è infatti originario della città, dove vive la sua famiglia e dove il medico è da sempre considerato un professionista apprezzato.
Gli agenti della Squadra Mobile lo hanno fermato mentre — secondo l’accusa — riceveva una mazzetta da 3mila euro in auto su via Cristoforo Colombo, a pochi passi dalla Regione Lazio. Con lui è stato arrestato Maurizio Terra. Entrambi sono accusati di corruzione e sono detenuti a Rebibbia.
Le indagini, coordinate dal procuratore aggiunto De Falco, ipotizzano un sistema di tangenti legato all’indirizzamento di pazienti — soprattutto dializzati — verso cliniche private convenzionate, con vantaggi economici per il primario e per i suoi presunti complici.
Nell’inchiesta figurano altri dodici indagati, tra medici, imprenditori e responsabili di società che avrebbero emesso false fatture per coprire i pagamenti illeciti. La Procura ha disposto numerose perquisizioni e il sequestro di documentazione.
A Cassino la notizia ha provocato sconcerto: Palumbo era conosciuto come una figura stimata e l’ipotesi di un suo coinvolgimento in un sistema di corruzione ha colpito profondamente la comunità.