“Dopo le tante manifestazioni innanzi al Tribunale di Latina durante le udienze preliminari che hanno ammesso come parte civile lavoratori e Uiltucs Latina, abbiamo oggi assistito alla prima udienza come categoria insieme ad una delegazione di lavoratori all’inizio del Processo sullo scandalo Karibu, ricordiamo dichiara la Uiltucs Latina “senza le denunce dei lavoratori e senza il grido delle lavoratrici questo scandalo non sarebbe mai emerso” Senza il racconto della realtà sul disagio causato alle tante famiglie sulla cattiva gestione del denaro pubblico destinato all’accoglienza ed integrazione di queste persone oggi rinviate a giudizio, oltre alla mancanza degli enti erogatori dei progetti, i quali a nostro avviso dovevano vigilare ed attenzionare, non sarebbe mai stata interrotta la cattiva gestione dell’accoglienza ed integrazione dei migranti su Latina, è necessario che si ricorda spesso questo elemento fondamentale” sono le parole di Gianfranco Cartisano, segretario provinciale del sindacato Uiltucs-Uil, a margine dell’udienza che si è tenuta questa mattina per il processo Karibu.
“Le difficoltà dei lavoratori il mancato pagamento delle lavoratrici doveva far emergere il fenomeno coop Karibu a Latina? È questa la domanda frequente che spesso ci viene richiesta dai cittadini. Oltre alle tante difficoltà dei lavoratori che ancora persistono, sulla mancata ricollocazione dei lavoratori, ripetiamo causata da questi personaggi che hanno distrutto il lavoro in un settore dove non c’era uno stato di crisi ma solamente l’intenzione di interpretare accoglienza ed integrazione con il solo interesse del profitto cancellando il lavoro stabile di queste maestranze per altre finalità che oggi sono oggetto di un processo. I sorrisi e gli atteggiamenti denigratori visti oggi in udienza da parte di personaggi rinviati a giudizio quando si è parlato delle difficoltà dei lavoratori, è la fotografia di queste persone, le quali dichiaravano sempre che enti non pagavano e di conseguenza non pagavano gli stipendi, la vera e cruda realtà era diversa ” le risorse economiche della Karibu venivano spese per lo shopping e spese personali dei rinviati a giudizio, per i lavoratori non c’erano mai i soldi”. A quei sorrisi denigratori oggi visti in aula siamo certi che la magistratura, gli inquirenti i quali ringraziamo per l’egregio lavoro, risponderanno nel giusto modo, ripristinando ai tanti lavoratori alle tante famiglie la dignità ed il rispetto per il lavoro cancellato da queste persone “che oggi ridevano e sbeffeggiavano davanti alle difficolta dei lavoratori” disagio che loro non hanno mai attraversato essendo i percettori del denaro pubblico e diretti responsabili di quelle somme, la cui finalità era solo il profitto”.