Durante un servizio mirato contro il bracconaggio condotto nei giorni scorsi sull’isola di Ponza, i Carabinieri del NIPAAF del Gruppo Forestale di Latina hanno individuato e denunciato un uomo del posto, sorpreso in località “Forte Papa” con una rete da uccellagione installata su un terreno a lui riconducibile.
L’attrezzo, vietato dalla legge, misurava 4 metri per 1 e risultava destinato alla cattura dell’avifauna selvatica in piena fase migratoria, un periodo critico per molte specie, soprattutto per i piccoli uccelli insettivori. In questa fase delicata, infatti, i volatili attraversano lunghi tratti del Mediterraneo, trovando ristoro proprio sulle isole come Ponza, che fungono da punti di sosta fondamentali per il recupero delle energie prima di proseguire verso le aree di nidificazione.
Proprio per la loro stanchezza e vulnerabilità, questi uccelli diventano facile preda di chi, senza scrupoli, sfrutta mezzi vietati e opera in periodi di divieto generale, mettendo a rischio la sopravvivenza di intere popolazioni migratorie.
L’operazione è stata resa possibile anche grazie alla collaborazione della Stazione Carabinieri di Ponza e dei volontari del CABS (Committee Against Bird Slaughter), impegnati nel monitoraggio dell’avifauna migratoria sull’isola. È stato così possibile localizzare il punto esatto dove era stata posizionata la rete e risalire con certezza all’autore del gesto.
L’uomo è stato deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Cassino. Al momento, il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari, durante la quale l’indagato potrà esercitare il diritto di difesa, come previsto dal codice di procedura penale.
L’attività dimostra l’importanza del controllo del territorio e della sinergia tra forze dell’ordine e volontari nella tutela della fauna selvatica e nella lotta al bracconaggio.