Sembra esserci una svolta sulla vicenda del pollificio di Borgo Bainsizza. Infatti, dopo la cessazione dell’attività avvenuta otto anni fa, l’allevamento di galline andava avanti in maniera abusiva.
Per questo la Polizia Locale ha apposto i sigilli all’azienda avicola di Borgo Bainsizza. Le indagini svolte hanno consentito di accertare che l’azienda agricola, benché avesse cessato l’attività, aveva proseguito abusivamente l’allevamento di 81.000 galline per la produzione di uova, il tutto in assenza di alcuna autorizzazione.
La Polizia Locale è stata chiamata in causa dai residenti che segnalavano gli odori nauseabondi e la vendita di uova, destinate al consumo umano, prive di tracciabilità, a seguito del quale è stato disposto un sopralluogo atto a verificare le condizioni igienico sanitarie dell’allevamento, quelle strutturali e il benessere degli animali.
La prima ispezione aveva dato esito negativo e non erano state riscontrate irregolarità, ma nella documentazione fornita alla Polizia Locale sono emerse una serie di violazioni. All’esito anche dei pareri espressi dal Comune di Latina e dalla Regione Lazio, infatti, l’attività era stata avviata abusivamente, cioè in assenza delle autorizzazioni ambientali. Ora la parola passa all’autorità giudiziaria per la convalida del sequestro.