Piazza intitolata allo squadrista, Bruni ritira la mozione

"È stato però’, completamente travisato il senso di questa mozione che voleva solo recuperare un pezzo di storia"

“L’iniziativa voleva essere, al pari di altre, un contributo sincero all’elaborazione della storia e della memoria della nostra città. È stato però’, completamente travisato il senso di questa mozione che voleva solo recuperare un pezzo di storia del territorio e non certo esaltare il passato regime o i suoi metodi”.

Così, in una nota, il consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Cesare Bruni.

“Si è rivelata, mio malgrado, eccessivamente divisiva e fonte di accese polemiche che rendono per me inevitabile il ritiro della stessa, anche per l’alto senso delle istituzioni che mi appartiene e che è superiore ad una sconfitta personale.

Sconfitta che non è il ritiro della mozione ma il non essere riuscito a trasmetterne il senso.

Come sono arrivato a Barany? Perché ha avuto le caratteristiche ideali per essere dimenticato: dopo la guerra, in quanto fascista (a dire il vero come altri milioni di italiani) non può essere ricordato dagli antifascisti; in quanto ebreo non poteva essere ricordato dalla destra neofascista.

Semplicemente scompare e diventa un fantasma della storia.

Credevo, quindi, che proprio per queste sue caratteristiche la sua memoria potesse essere recuperata. Mi sbagliavo. Mi rendo conto di aver chiesto troppo: uscire dai rigidi schemi che ingabbiano le storie.

Ho sempre ricercato, sul tema della memoria storica la massima convergenza, prova ne sono gli ordini del giorno di qualche anno fa sulla Shoah e sulle foibe da me proposti e votati all’unanimità. Non intendevo e non intendo, quindi, essere causa di accese diatribe così divisive. Posso assicurare che non era mia intenzione, perché sono convinto che non serve a nessuno e non è utile alla nostra città. Per questo non ho problemi a fare un passo indietro.

Mi auguro perciò che la polemica vada verso l’esaurimento. Da ultimo, devo ribadire, come per altro si evince dalla sottoscrizione della mozione, che la proposta è stata solo mia, non certo di partiti, coalizioni o istituzioni che nessuna parte hanno avuto in questa vicenda.

Soggetti tutti che ringrazio per il rispetto dimostrato nei miei confronti non esercitando alcuna pressione. Se si vuole, nonostante tutto, e mi auguro di no, continuare con le polemiche non c’è bisogno di trascinare altri soggetti perché solo ed unicamente su di me devono ricadere la responsabilità e le conseguenze di questa proposta”, conclude Cesare Bruni.

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