«Ringrazio il ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, per aver accolto la nostra richiesta di autorizzazione all’immissione, in deroga, e secondo quando autorizzato dal Ministero dell’Ambiente, della specie Trota iridea nei corsi d’acqua per salmonidi della Regione Lazio». Lo ha dichiarato l’assessore al Bilancio, alla Programmazione economica, all’Agricoltura, alla Sovranità alimentare, alla Caccia e alla Pesca e ai Parchi e alle Foreste della Regione Lazio, Giancarlo Righini.
«Con il quadro normativo che si è delineato nel 2020, infatti, i ripopolamenti ittici con Trota fario a sostegno del settore della pesca sportiva sono stati sospesi al fine di salvaguardare le specie e le popolazioni autoctone. L’indisponibilità di materiale rispondente alla specie locale ha determinato l’impossibilità di effettuare ripopolamenti sui corsi d’acqua per salmonidi. Ciò ha causato una diversa distribuzione dello sforzo di pesca con un conseguente eccessivo carico su alcune aree e su specie diverse con relativo depauperamento dei popolamenti ittici della regione», ha spiegato Righini.
«Nell’imminenza dell’avvio di un programma di riproduzione delle popolazioni locali di trota appenninica (Salmo Ghigii), considerando l’elevato numero di appassionati che praticano la pesca al salmonide a cui sono legati importanti risvolti di tipo economico e sociale, questa amministrazione regionale ha quindi richiesto e ottenuto, per un periodo transitorio, l’immissione di trota iridea sterile con l’obiettivo di intervenire prontamente per ridurre la pressione di pesca che si è sviluppata sulla trota appenninica autoctona e avviare il suo recupero utilizzando anche l’incubatoio regionale», ha concluso l’assessore alla Caccia e alla Pesca della Regione Lazio.