Droga, estorsioni e armi per gestire la piazza di spaccio nel sud della provincia di Latina e la provincia di Catania. Sono questi i presupposti che hanno portato questa mattina agli arresti di 13 persone, accusate di diversi reati compiuti in questi anni. A far scattare le indagini le ammissioni di un testimone di giustizia, che ha spiegato agli inquirenti come si sarebbe articolata l’attività criminale messa in atto dagli accusati, con particolari riferimenti alla città di Fondi teatro, nel 2020, di uno scontro armato. A dettagliare sull’operazione che ha visto la collaborazione fattiva di diversi reparti delle Forze dell’Ordine, il Colonnello Antonio De Lise nel corso di una conferenza stampa che si è svolta questa mattina nella sede pontina del Comando Provinciale dei Carabinieri.
L’operazione ha preso il via su disposizione della Direzione Antimafia di Roma con il Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale dei Carabinieri di Latina unitamente al Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri di Terracina coadiuvati nella fase esecutiva dal Raggruppamento Aeromobili Carabinieri di Pratica di Mare, del Nucleo Cinofili di Ponte Galeria, del Reparto tecnico dei ROS e dei Carabinieri competenti per territorio.
L’attività di indagine svolta dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Latina e della Compagnia di Terracina con il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, sviluppatasi tra l’estate del 2019 e l’autunno del 2020, come detto, trae origine dall’arresto per traffico di sostane stupefacenti, di un accolito all’associazione investigata che immediatamente dopo il suo arresto ha deciso di collaborare con la giustizia.
Nei dettagli delle 13 misure cautelari eseguite questa mattina, 10 persone sono state trasferite in carcere, 2 agli arresti domiciliari e solo una persona è stata sottoposta all’obbligo di firma. Nel corso dell’operazione i militari hanno posto sotto sequestro diverse sostanze stupefacenti come cocaina, marijuana e hashish oltre a diversi tipi di armi lunghe e corte. Sono intervenuti anche i Carabinieri di Caltagirone, per trarre in arresto un uomo che si era trasferito in quella città.
La complessa attività investigativa, consentiva di individuare dei beni mobili di lusso e un’attività commerciale, nella circostanza un tabacchino, utilizzati per riciclare il denaro proveniente dal traffico delittuoso.