Olio da tavola, formati i nuovi assaggiatori: il corso a Maranola

Tanti i temi trattati, dalla materia prima e le tecnologie di trasformazione alla composizione nutrizionale e le proprietà sensoriali

L’idoneità della materia prima, le tecnologie di trasformazione, la composizione nutrizionale e le proprietà sensoriali.  Su questi temi è stato incentrato il “Corso per assaggiatori di oliva da tavola” che si è tenuto nei giorni scorsi a Maranola, frazione di Formia, presso il Centro di documentazione e studi sulla cultura aurunca “A. De Santis”. Lo stesso Centauri è stato uno dei quattro docenti; questi gli altri tre: Alberto Bono, responsabile olive da mensa del Capol ed esperto di analisi sensoriale che ha coordinato lo stesso corso,  Giulio Scatolini dell’Università dei Sapori di Perugia e Barbara Lanza, responsabile della sede di Pescara del Centro di ricerca ingegneria e trasformazioni agroalimentari del Crea. Al corso,  organizzato dal Capol con il contributo  dell’Arsial (Azienda regionale per lo sviluppo e l’innovazione dell’agricoltura del Lazio) e il patrocinio del comune di Formia, hanno partecipato trenta persone tra  produttori,  commercianti oleari, agronomi, tecnici del settore e appassionati. Corso, della durate di diciannove ore, che si è svolto in tre giorni.

Questi i suoi obiettivi: valorizzare le olive da mensa della varietà “Itrana” (oliva di Gaeta Dop e Itrana bianca), prodotte nella provincia di Latina; favorire la conoscenza della loro caratterizzazione e tipicizzazione; stimolare gli olivicoltori, imprese di trasformazioni e confezionatori al miglioramento della qualità del prodotto;  contribuire alla crescita qualitativa, alla promozione e comunicazione del settore; sostenere  la diffusione e la crescita della professionalità degli assaggiatori di olive da tavola. Oltre alle qualità del prodotto, le proprietà sensoriali e la composizione nutrizionale, si sono tenute lezioni sul quadro normativo nazionale e comunitario, approfondimenti sui metodi di trasformazione sia tradizionali sia industriali e prove pratiche di assaggio. In pratica, i corsisti hanno acquisito le basi necessarie per un’oggettiva valutazione sensoriale delle olive secondo lo schema indicato dal Consiglio Oleicolo Internazionale (C.O.I.). Oltre alla stesse olive, ai partecipanti sono stati fatti degustare gli oli Colline Pontine Dop e alcuni prodotti agroalimentari tradizionali del territorio. Il corso si è chiuso con un seminario, aperto al pubblico, sulla “Caratterizzazione  sensoriale di olive e paté  della cultivar Itrana”.  Con alcuni di questi assaggiatori  e altri già formati in passato, il Capol è intenzionato a costituire un panel per l’analisi sensoriale delle olive da tavola dell’Agro Pontino.     

- Pubblicità -
Redazione
Redazione
Giornale digitale fondato nel 2022 con l'intento di offrire al territorio "Una voce oltre la notizia". Nasce dall'esigenza di un gruppo di giornalisti ed esperti di comunicazione di creare un canale di informazione attendibile, laico e indipendente che dia voce ai cittadini, alle imprese, ai lavoratori, agli studenti!

CORRELATI
ALTRI ARTICOLI

“La Riviera delle Meraviglie”, gli studenti del Vitruvio Pollione raccontano Formia: l’anteprima del documentario

Giovedì 20 novembre, presso la Sala “Falcone-Borsellino”, sarà presentato il documentario realizzato sotto la guida di Fausto Petronzio

Addio Covid, è tornata la ‘febbre del sabato sera’: in discoteca giovani ma anche over 65

L'obiettivo è rendere la notte italiana un vero brand internazionale: i dati del rapporto Censis sulle discoteche e il popolo della notte

Furti al Louvre: dai colpi storici a quelli moderni…tra storia, realtà e cinema

Il museo del Louvre ha visto e ispirato numerosi 'furti, alcuni reali, altri solo frutto dell’immaginazione

Oggi è la festa dei nonni: perché la merenda con i nipoti è un momento speciale

Più del pranzo e più della colazione, il momento più gettonato di condivisione tra nonni e nipoti è quello della merenda

In Europa tutti pazzi per la birra: produzione alle stelle

I dati Eurostat certificano la passione del Vecchio Continente: ecco la classifica degli Stati produttori della bevanda

Luca Mastracci ambasciatore del Lazio a tavola, il Gambero Rosso lo premia con i tre spicchi

"Ogni anno è una soddisfazione vedere che una realtà come la nostra, a Frosinone, viene considerata tra le migliori d'Italia"
- Pubblicità -

Condividi sui social

- Pubblicità -

Più letti

- Pubblicità -
- Pubblicità -