Natale e Capodanno nel quartiere Mola, il PD Formia: “Sia l’occasione per un grande evento pubblico”

"Una richiesta rimasta inascoltata. Come sempre si scelse di continuare a lasciare soli residenti ed imprese"

Con l’avvicinarsi delle festività natalizie, tornano puntuali gli eventi del 24 e 31 dicembre nel quartiere di Mola. Questi momenti, che dovrebbero essere un’occasione di convivialità e valorizzazione della città, rischiano invece di trasformarsi nell’ennesima dimostrazione della cronica mancanza di visione dell’Amministrazione comunale.

Già lo scorso anno, come Partito Democratico, avevamo chiesto di intervenire per tempo. Avevamo proposto che il Brindisi di Natale fosse organizzato come un grande evento pubblico con l’Amministrazione che si sarebbe dovuta far carico di pianificare e organizzare. Una richiesta rimasta inascoltata. Come sempre si scelse di continuare a lasciare soli residenti ed imprese.

Oggi, a distanza di un anno, tutto sembra destinato a ripetersi: nessuna programmazione, nessuna regola chiara, nessuna idea di come trasformare una tradizione consolidata in un’occasione di crescita per il quartiere e per l’intera città.

Ovviamente l’assenza dell’Amministrazione non riguarda solo il periodo natalizio: Mola potrebbe essere un modello di sviluppo tutto l’anno, ma si sta trasformando in un teatro di scontro continuo per il disinteresse e la mancanza di pianificazione da parte del Sindaco.

Questo quartiere, con tutte le sue potenzialità e complessità, rappresenta in qualche modo uno specchio della situazione generale di Formia. Ci troviamo di fronte a un’Amministrazione che sembra incapace di affrontare la complessità del territorio, priva di una visione chiara di sviluppo e in difficoltà nel conciliare le diverse esigenze dei cittadini. Per esempio, non si è intervenuti sui piani di zonizzazione acustica, né si è dato impulso al settore della polizia locale, che dovrebbe invece essere un pilastro per garantire l’ordine pubblico. Inoltre, è evidente una carenza di progettualità: non esiste un piano regolatore per l’occupazione del suolo pubblico né un Piano urbano del traffico, strumenti fondamentali per migliorare la vivibilità della città.

Emblematica è la chiusura al traffico di Via Rubino: si pedonalizza in maniera estemporanea un tratto di strada senza nessuna pianificazione gettando nel caos l’intero centro cittadino facendo un danno alle attività e ai cittadini.

La mancanza di una programmazione e organizzazione adeguata non solo alimenta i conflitti, ma compromette la vivibilità e lo sviluppo della città, la serenità di chi vi abita e il lavoro di chi vi opera.

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