“Il recente via libera del Parlamento Europeo alla modifica dei parametri sulle emissioni di CO₂ per auto e furgoni segna un punto di svolta nelle politiche ambientali europee, con importanti ricadute anche per le piccole e medie imprese dell’indotto automotive, che rappresentano un comparto strategico anche nella nostra provincia.
La nuova impostazione prevede che gli obiettivi di riduzione delle emissioni restino invariati, ma con una significativa novità: non saranno più valutati anno per anno, bensì su una media triennale (2025-2027). Questo significa che eventuali sforamenti in un anno potranno essere bilanciati da prestazioni migliori negli altri due. Una misura che offre margini di programmazione e stabilità alle aziende, in un momento storico in cui ogni pianificazione è diventata una sfida.
Perché questo cambiamento? La risposta è sotto gli occhi di tutti. L’industria automobilistica europea sta attraversando una fase complessa: l’adozione dell’elettrico è più lenta del previsto, i colossi asiatici sono sempre più presenti nel mercato europeo, mentre le aziende americane viaggiano con un vantaggio tecnologico consolidato. A peggiorare il quadro, i dazi commerciali imposti dagli Stati Uniti e le difficoltà nelle relazioni con la Cina. Di fronte a questo scenario, l’Unione Europea ha scelto una linea più pragmatica: tutelare gli obiettivi ambientali, ma senza mettere in crisi un settore che occupa milioni di persone e genera valore su tutta la filiera, dall’industria ai servizi. È un segnale importante anche per i territori come il nostro, dove le imprese artigiane e le PMI sono spesso fornitrici dirette o indirette del comparto automobilistico.
Come Confartigianato Latina, guardiamo con interesse a questa apertura. Non significa arretrare sulla sostenibilità – anzi – ma integrare gli obiettivi ambientali con quelli economici, senza lasciare indietro le imprese e i lavoratori. Il tempo concesso deve essere usato con responsabilità: per innovare, investire in ricerca e per rafforzare una transizione che sia inclusiva, equa e sostenibile.
Questa decisione rappresenta un’opportunità per ridare fiato a un settore sotto pressione. Ora serve che anche le istituzioni nazionali accompagnino le imprese con strumenti concreti: incentivi all’innovazione, politiche industriali coordinate e semplificazioni reali per chi vuole investire nella trasformazione. Come sempre, l’Italia e le sue imprese sapranno far valere la propria capacità di adattamento e creatività. Ma per farlo serve un clima favorevole, che premi il merito, sostenga le eccellenze e non lasci nessuno indietro”.
Letizia Bongiorno – Presidente Confartigianato Imprese Latina.