I social se utilizzati nel modo sbagliato possono essere un veicolo di problemi e situazioni incresciose. La vicenda della minore filmata nelle parti intime durante una festa a ferragosto a Latina da alcuni coetanei ha scosso l’opinione pubblica. Una situazione difficile, con la corsa alla pubblicazione sui social che prevale qualsiasi regola di buon costume
A questo proposito, è intervenuto il consigliere regionale di Latina Angelo Tripodi che ha commentato la situazione: “Sono sgomento per quanto accaduto a una minore di Latina, filmata nelle parti intime dagli amici, dopo una festa al mare”, commenta cosi il consigliere regionale di Latina, Orlando Angelo Tripodi (Lega), presidente della commissione Lavoro e Politiche giovanili del Consiglio regionale del Lazio. “Il video pubblicato su Instagram é stato immediatamente rimosso – spiega il leghista Tripodi – ma rimane la gravità e l’incoscienza di questi ragazzi che non distinguono la realtà dal mondo virtuale. Non posso rimanere indifferente di fronte a quanto sta accendendo ai nostri giovani, soprattutto dopo quanto accaduto a Palermo, Napoli e ora anche Latina. Mi chiedo se questi episodi accaduti in sequenza non siano dovuti a uno spirito di emulazione per il giovane popolo del web che aspira ad aumentare i follower a caro prezzo: allora smettiamo di raccontarli”.
“Provo profondo dispiacere per la gravità dell’episodio e esprimo totale solidarietà alla giovane vittima di Latina, ma auspico che i colpevoli paghino senza sconti la loro strafottenza e irriverenza. Lavorerò affinché si possano destinare i minori colpevoli di questi reati di “reverenge porn” ai servizi sociali per assistere i giovani malati oncologici del Lazio. Bisogna recuperare il senso della vita, il valore e il rispetto di tutti, in particolar modo della donna. Non abbiamo strumenti contro questo uso diabolico dei cellulari, allora proporrò di agire anche sui genitori affinché vigilino e controllino gli smartphone dei loro figli minori. Non è violazione della privacy, la vera violazione é l’utilizzo aberrante di cellulari e social. Dobbiamo intervenire con misure esemplari per arrestare questo fenomeno, e quando penso a interventi drastici su alcuni giovani, penso anche si suggerire al prefetto di Latina un daspo per quella specie di cantante Paki che dal palco di Latina ha vilipeso l’arma dei carabinieri. Dobbiamo mettere un argine, i nostri giovani sono una risorsa per il nostro paese e per il futuro dell’Europa, aiutiamoli a rimanere nell’ambito di valori emozionali, di solidarietà, senso civico e rispetto per le istituzioni”.