Il Circolo Legambiente Sezze A.P.S., attivo dai primi anni Duemila nella promozione culturale, ambientale e sociale del territorio, esprime soddisfazione per il recente finanziamento destinato al recupero dell’Anfiteatro di Sezze e propone l’organizzazione di un Open Day dedicato al progetto di riqualificazione. L’Anfiteatro, realizzato negli anni ’50 dall’architetto Piacentini per ospitare la storica Sacra Rappresentazione della Passione di Cristo, è stato per oltre trent’anni un punto di riferimento culturale e sociale non solo per la città ma per l’intero territorio, accogliendo rassegne teatrali, concerti, eventi sportivi e spettacoli di rilievo nazionale, con una capienza che ha raggiunto in alcuni casi i ventimila spettatori. Questo ruolo si è purtroppo interrotto dopo un intervento di ristrutturazione che, nato come adeguamento alle normative di sicurezza, ha invece profondamente modificato l’impianto originario, riducendone drasticamente la capienza e lasciando la struttura esposta al degrado e al vandalismo. Non a caso, nel dibattito pubblico locale e nazionale, l’Anfiteatro è stato definito un “ecomostro”.
Per Sezze si tratta di una perdita culturale ed economica significativa. Restituire all’Anfiteatro il suo ruolo originario significa restituire alla comunità un grande attrattore culturale e turistico, capace di generare identità, ricchezza e sviluppo. L’Open Day proposto da Legambiente Sezze rappresenterebbe un’occasione di partecipazione e condivisione: un momento aperto ai cittadini per conoscere i dettagli del progetto, avanzare idee e suggerimenti, e contribuire attivamente alla rinascita di un luogo simbolo della città. «L’Anfiteatro manca alla nostra comunità da troppo tempo – dichiara Legambiente Sezze A.P.S. – ed è un dovere collettivo lavorare perché torni ad essere un polo culturale vivo e un motore di sviluppo per tutto il territorio». Legambiente Sezze A.P.S. si rende disponibile a collaborare con le istituzioni locali per la realizzazione dell’iniziativa e invita l’Amministrazione comunale e la cittadinanza a prendere parte a questo percorso di rinascita condivisa.