Ieri mattina una delegazione della Repubblica di Moldova ha incontrato l’assessore al Lavoro, alla Scuola, alla Formazione, alla Ricerca e al Merito, Giuseppe Schiboni. La visita del ministro del Lavoro e delle Politiche sociali della Repubblica di Moldova, Alexei Buzu, accompagnato dal consigliere del Presidente della Repubblica di Moldova, Elena Druta, dal consigliere dell’ambasciata della Repubblica Moldova in Italia, Alexandru Simionv e dall’assistente dell’ambasciata delle Repubblica di Moldova in Italia, Daniela Minciuna, è iniziata presso il centro per l’impiego di Porta futuro a Testaccio, dove ha anche incontrato l’assessore Giuseppe Schiboni. La delegazione ha poi effettuato una visita dei locali del CPI, con gli spazi dedicati all’accoglienza, al corner delle iscrizioni e all’area dedicata ai progetti speciali, dove ha avuto il modo di conoscere il funzionamento puntuale dei servizi del Centro per l’impiego.
Roma e il Lazio vantano un’antica e consolidata storia di scambi culturali con la comunità moldava con collaborazioni settoriali soprattutto nel mondo del lavoro. «Sono felice di aver avuto questa opportunità di incontro e confronto con il ministro della Repubblica Moldava, occasione caratterizzata dall’insegna del principio di solidarietà e sussidiarietà che da sempre contraddistinguono l’amministrazione guida dal presidente Rocca», lo ha dichiarato l’assessore al Lavoro, alla Scuola, alla Formazione, alla Ricerca e al Merito, Giuseppe Schiboni.
«Il modello Lazio che si fonda su politiche di sistema basate sulla filiera istruzione-formazione e lavoro può essere esportabile in realtà, come quella della Repubblica Moldova, per creare occupazione e risolvere le criticità in essere nel Pase, dalla bassa natalità all’inserimento lavorativo delle persone più fragili, molto simili alle nostre», ha spiegato l’assessore al Lavoro, alla Scuola, alla Formazione, alla Ricerca e al Merito della Regione Lazio.
«Sono certo che nei prossimi mesi avremo modo di approfondire progettualità comuni e condivise che coinvolgano in modo attivo anche le università. Grazie ai giovani la cultura e la formazione hanno gambe forti per diffondere buone pratiche di crescita condivisa all’insegna delle nuove tecnologie e di un rapporto sempre più stretto tra mondo delle imprese e lavoratori. Solo nello scambio di esperienze e nel dialogo possiamo far germogliare il seme dello sviluppo sociale, economico ed occupazionale», ha concluso l’assessore Giuseppe Schiboni.