Lavoro: la filiera Tlc abbraccia la neurodiversità

Neurodiversità, formazione, competenze  e digitale come opportunità di inclusione: questi i temi emersi nell’iniziativa celebrata a Roma

Neurodiversità, formazione, competenze  e digitale come opportunità di inclusione: questi i temi emersi nell’iniziativa celebrata a Roma su “Competenze digitali. Istruzione, lavoro, futuro” promossa da Fondazione Italia Digitale e Asstel presso lo spazio “Esperienza Europa – David Sassoli” a Roma.

Dopo la tavola Rotonda su “2023: L’anno europeo delle competenze”, in cui è emersa la necessità di un nuovo approccio alla formazione che tenga conto del contesto europeo, delle dinamiche intergenerazionali che si vivono nelle aziende e della necessità di certificare anche le competenze ‘non cognitive’, il tavolo “Nessuno escluso: le neurodivergenze e il mismatch con il mondo del lavoro” ha introdotto il tema dell’inclusione delle neurodiversità nel mondo del lavoro, in particolare nelle imprese delle telecomunicazioni.

Il giornalista Gianluca Nicoletti, della Fondazione Cervelli ribelli Onlus, ha illustrato il progetto di inclusione avviato con l’azienda informatica Kirey Group che porterà, nei prossimi mesi, ad attivare degli stage ad hoc per giovani neurodivergenti.

“Il mio progetto – ha spiegato Nicoletti che parte dall’esperienza personale –  è quello di dare una forma di soddisfazione e di autosufficienza per questi ragazzi”.

Alessandra Girardo, responsabile di Kirey Group, ha spiegato come le persone neurovergenti ad alto funzionamento, abbiano “Un particolare talento per gaming, sviluppo codici e cybersecurity. Ed in questo ambito ci stiamo muovendo per elaborare un protocollo di inserimento in azienda di persone con neurodiversità”.

Importante l’esperienza portata da Elena Bulfone, Presidente Fondazione Progettoautismo Friuli Venezia Giulia, che ha raccontato il progetto di inserimento lavorativo di persone con spettro autistico a basso funzionamento. “Con il progetto For Nothing abbiamo creato una  crescita per l’impresa, per il no profit e per la comunità”, ha ribadito. “Il digitale può essere una chiave di volta per l’inclusione: pensiamo al ruolo dell’intelligenza artificiale nello sviluppo del linguaggio semplificato”.

Sandra Savino, Sottosegretario al Ministero dell’Economia e delle Finanze: “La trasformazione digitale offre la possibilità di sviluppare nuovi modelli e strumenti pedagogici per l’istruzione e la formazione di queste ragazze e ragazzi, adattandosi ai loro modi di apprendimento e favorendo la loro partecipazione attiva e creativa.

In questa ottica è imprescindibile che le istituzioni pubbliche, in sinergia con il settore privato, lavorino per favorire l’integrazione dei “cervelli ribelli”.

Dobbiamo puntare su politiche efficaci che promuovano formazione e percorsi educativi inclusivi e che creino opportunità lavorative che riconoscano e valorizzino i talenti non convenzionali”.

Ha ribadito Laura Di Raimondo, direttore Asstel: “Asstel è onorata di affiancare  in questo progetto Cervelli Ribelli. Un percorso che ci vede attivi insieme a soggetti qualificati impegnati nella sensibilizzazione dell’opinione pubblica e del Paese sui temi della neurodiversità. Quello di cui siamo convinti, al fianco delle nostre imprese, è la possibilità di fare emergere le capacità di tante ragazze e ragazzi appassionati di informatica e telecomunicazioni. Sarà nostro obiettivo coinvolgere il pubblico e il privato  in progetti di inclusione, formazione, sensibilizzazione e certificazione delle competenze. Non ultima la necessità di informare le imprese sulle  dotazioni degli strumenti e conoscenze che possano prepararle ad accogliere al meglio i lavoratori fragili”.

“La Fondazione Italia Digitale – ha concluso Francesco Di Costanzo – si pone come hub per fare incontrare istituzioni, player e stakeholder che credono nello sviluppo del digitale come fattore di sviluppo economico e sociale. L’Italia deve crescere, ma le occasioni come quella di oggi dimostrano la possibilità di sviluppare best practices all’avanguardia, che da esperienze isolate possano contaminare tutto il Paese, con aziende, scuola e settore pubblico in testa”. All’incontro hanno partecipato: Lucia Abbinante, consultant presso The European House – Ambrosetti | Jam; Fabrizio Spada, Responsabile relazioni istituzionali del Parlamento Europeo in Italia, Michele Fioroni, Coordinatore della Commissione digitale della Conferenza Stato-Regioni e assessore allo Sviluppo economico e Innovazione della Regione Umbria; Luca Monti, Esperto di politiche attive del lavoro CEQF TalentaProject, Giorgio Ventre, Esperto e Coordinatore comitato scientifico di FID

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