Con l’anno scolastico alle porte, arriva una proposta che guarda al benessere psicologico degli studenti: istituire in ogni scuola la figura obbligatoria dello psicologo. A sostenerla è Pina Cochi, dirigente scolastica e consigliere comunale, che sottolinea come questa presenza sia «fondamentale per gestire i disagi e le fragilità dei giovani, in una sinergia tra insegnanti e famiglie».
«I recenti accadimenti nella nostra città – spiega Cochi – ci invitano a una riflessione profonda sul mondo degli adolescenti, sulle loro paure e possibilità di crescita. Non possiamo limitarci a parlare di bullismo: dobbiamo affrontare i vuoti che spesso si impadroniscono dei ragazzi e superare la diffidenza tra generazioni».
Secondo la dirigente, la scuola non può e non deve essere solo il luogo della didattica, ma anche uno spazio di ascolto e sostegno, capace di accogliere fragilità, silenzi e difficoltà. Da qui la necessità di inserire stabilmente la figura dello psicologo, resa possibile grazie ai fondi stanziati e alla sperimentazione annunciata dal Ministero.
«I ragazzi hanno bisogno di essere ascoltati, di sentirsi visti, di trovare adulti competenti e capaci di accogliere anche ciò che non viene detto – aggiunge –. Lo psicologo scolastico non è un “di più”, ma un investimento concreto nella prevenzione e nella salute mentale, un contributo alla crescita sana delle nuove generazioni».
Cochi annuncia inoltre che saranno calendarizzati incontri specifici che coinvolgeranno studenti e famiglie, con l’obiettivo di creare una vera comunità educante, dove scuola, famiglie, servizi e territorio lavorino insieme.
«Auguriamoci – conclude – che questa sia la direzione giusta e che presto ogni scuola possa contare su questa figura preziosa».