Latina – Lbc tuona sui Patti di collaborazione: “Servono fatti, non slogan”

La nota del gruppo consiliare: "Chiediamo che vengano gestiti con serietà, trasparenza e pari trattamento, senza favoritismi"

Il comunicato del consigliere Iavarone (FdI) fa sorridere. Il presunto “lavoro ventre a terra” dell’amministrazione Celentano sui patti di collaborazione è evidente soltanto a lui. La realtà è ben diversa: da inizio anno ad oggi sono stati firmati appena due patti di collaborazione dal Dipartimento Manutenzioni, di cui uno successivo alla Commissione Trasparenza del 10 luglio. Per il resto, tutto è fermo al dipartimento Ambiente. Il consigliere, privo di argomenti concreti, risponde con una serie di affermazioni senza mai entrare nel merito delle questioni sollevate dai cittadini e dal nostro movimento. La sua affermazione poi che “i patti di collaborazione non sono né bandierine di partito né strumenti da piegare alla propaganda”, pare invece tradire la classica: “excusatio non petita, accusatio manifesta…” che conferma implicitamente il contrario. Nessuno di noi ha mai detto questo. Ci auguriamo a questo punto che tutti i patti vengano autorizzati dall’amministrazione Celentano esclusivamente quale mezzo per valorizzare i beni comuni e rafforzare il senso di comunità. È proprio per questo che chiediamo che vengano gestiti con serietà, trasparenza e pari trattamento, senza favoritismi.

Evidentemente però il consigliere vive altrove, perché non ascolta le tante lamentele dei cittadini che ogni giorno segnalano patti bloccati da mesi o anni. A parole l’amministrazione dice di favorire la partecipazione, ma i fatti raccontano un’altra storia. Ricordiamo che oltre un anno fa , in commissione trasparenza, l’assessora Nasti aveva preso l’impegno di pubblicare sul sito internet comunale l’elenco completo dei patti, con le richieste e i contenuti precisi come era in precedenza, questo per garantire la massima trasparenza. Nulla è stato fatto. La nuova organizzazione voluta dalla giunta Celentano ha solo creato confusione: i patti si perdono nei vari uffici, manca un referente unico, e i cittadini non sanno più a chi rivolgersi. La precedente organizzazione era più chiara ed efficace. Latina Bene Comune, come già segnalato nella diffida formale presentata al Comune, chiede che l’amministrazione affronti seriamente la questione dei patti di collaborazione. È tempo di dare risposte a quelle decine di persone che attendono da troppo tempo di poter contribuire al bene della città e dei borghi. Non servono slogan, servono fatti: parità di trattamento, trasparenza e rispetto per l’impegno civico dei cittadini.

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