Latina Ambiente, M5s: “Nuovi debiti, il Comune chiarisca in commissione”

Il capogruppo Maria Grazia Ciolfi torna a chiedere una seduta dedicata ai crediti TIA vantati dalla società fallita

«Apprendiamo dalla stampa che la curatela fallimentare della Latina Ambiente ha chiesto al Comune di convocare una riunione sulle spettanze TIA 2006-2009. L’assessore, la curatela e gli uffici ci spieghino in commissione perché questi crediti vantati dalla società fallita emergono solo oggi e non siano stati affrontati nell’ambito della transazione milionaria approvata dalla maggioranza in consiglio comunale tra lo scorso Natale e Capodanno». A chiederlo è il capogruppo del M5S, Maria Grazia Ciolfi.

Non più di due settimane fa la consigliera aveva inviato una richiesta di convocazione della commissione Bilancio al presidente Mario Faticoni, con la partecipazione della curatela, per fare il punto in questa sede sulle posizioni creditorie in essere della Latina Ambiente verso l’Ente. «È urgente un chiarimento in commissione perché oggi si paventano altri debiti nei confronti della società relativi alla TIA, mentre nella commissione del 22 dicembre scorso assessore e presidente ci comunicavano che tutte le pendenze erano chiuse. E sarebbe opportuna la presenza, oltre che dei curatori fallimentari, della dott.ssa Bellocchi quale consulente tecnica incaricata dal Comune di verificare la percorribilità e convenienza della soluzione transattiva cui poi si è giunti».  

«Parliamo oggi di debiti riferiti al periodo 2006-2009 e già quantificati nel 2013 di cui come consiglieri di opposizione siamo venuti a conoscenza a mezzo stampa. È inaccettabile che questioni di fondamentale importanza per l’assetto economico dell’Ente non vengano affrontate nella sede preposta, ovvero la commissione Bilancio che negli ultimi due mesi è stata convocata una sola volta». La consigliera lancia un appello al Presidente del Consiglio, Raimondo Tiero, affinché le richieste di convocazione delle commissioni vengano evase anche quando provengono dall’opposizione: «Sebbene non sia regolamentato come un obbligo, dare voce e partecipazione anche alle proposte della minoranza risponde a un diritto costituzionale che è sicuramente sovraordinato rispetto al regolamento delle commissioni consiliari».

«Di fronte all’ennesima richiesta rimasta priva di riscontro, – conclude Ciolfi – il M5S si riserva di percorrere tutte le ulteriori vie istituzionali per garantire un’adeguata partecipazione politica della minoranza».

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