L’Amministrazione dice no ai Comitati di Borgo: la replica di “Sermoneta Cambia”

Respinta anche la mozione sull’attivazione di un canale social, il commento: “Il sito istituzionale non può bastare”

Nell’ultima seduta consiliare i consiglieri comunali del Movimento “Sermoneta Cambia” hanno presentato una mozione che impegnava il Sindaco e la Giunta del Comune di Sermoneta a promuovere e regolamentare i Comitati di Borgo. Nella loro richiesta Antonio Di Lenola, Pasquale Campagna e Federica Bonaldo hanno preso spunto da quanto evidenziato dall’articolo 6 dello Statuto Comunale, secondo il quale si riconosce e si promuove il ruolo attivo dei cittadini nell’amministrazione comunale e nella partecipazione alla vita della comunità, proprio attraverso questo strumento. Gli esponenti del Movimento hanno sottolineato l’importanza dei Comitati di Borgo intesi come risorsa fondamentale del tessuto sociale, culturale ed economico della città, grazie anche alla loro capacità di esprimere le istanze e le segnalazioni di cittadini che rappresentano specifici territori. Tali argomenti, evidentemente, non sono bastati all’Amministrazione, visto che la mozione è stata respinta.

“Il Sindaco ha precisato che lo Statuto parla dei Comitati di Borgo come una possibilità ma non come un dovere. Secondo la maggioranza, inoltre, le associazioni e i comitati parrocchiali presenti sul territorio bastano a rappresentare la voce dei cittadini. Non ritengono opportuno, quindi, istituire queste realtà né tantomeno predisporre una loro regolamentazione. Noi, invece, a nome delle tante persone che hanno partecipato e partecipano ai nostri frequenti incontri sul territorio, vogliamo ribadire che i Comitati avrebbero un peso decisamente diverso e un ruolo totalmente distinto rispetto alle altre situazioni associative. Occorre continuare a incentivare le associazioni, i comitati parrocchiali e i comitati festeggiamenti: qui però si sta parlando di tutt’altro, perché i Comitati dei Borghi assumerebbero un ruolo prettamente di supporto amministrativo rendendolo ordinario perché regolamentato in riferimento all’articolo 6 dello statuto! Tale strumento riserva infatti enormi potenzialità, incredibilmente ignorate dall’Amministrazione: permetterebbe infatti ai cittadini anche di partecipare al processo di redazione del Bilancio comunale ma più in generale promuoverebbe un percorso partecipativo nelle decisioni sulla città e sul suo sviluppo”.

Gli esponenti di “Sermoneta cambia” si sono visti poi respingere un’altra mozione, relativa alla creazione di un canale ufficiale del Comune sui social: “Ci hanno risposto che il sito istituzionale c’è già e che è stato recentemente implementato, anche con i fondi del PNRR. Nessun accenno, invece, sull’assenza del Comune nelle principali piattaforme social, Facebook in primis. In realtà, in quest’ultimo caso, esiste una non precisata pagina che però non è riconducibile ad alcuna organizzazione pubblica e non riporta indicazioni su chi la gestisce. Ci hanno spiegato che in futuro si provvederà ad attivare un riferimento ufficiale, spiegando però che sarà necessario individuare un impiegato che se ne occupi secondo uno specifico regolamento. Nel frattempo, le notizie sui social che riguardano la città appariranno esclusivamente sull’account personale del sindaco, o di qualche altro amministratore ma pur sempre in maniera privata. Questa unica soluzione per noi è decisamente inaccettabile perché non è così che si rappresenta un intero Comune. Basterebbe guardare i paesi limitrofi per capire che sulla comunicazione siamo molto indietro, a meno che l’intento non sia quello di una perenne campagna elettorale”.

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