È stato presentato nei giorni scorsi il nuovo modello di attività di consulenza infettivologica sviluppato nell’ambito della convenzione tra l’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive INMI Spallanzani e l’Azienda Ospedaliera San Camillo-Forlanini.
L’incontro ha rappresentato un momento di confronto strategico per illustrare il nuovo programma di stewardship antimicrobica con l’obiettivo di rafforzare le azioni di contrasto alle infezioni correlate all’assistenza e allo sviluppo di antimicrobico resistenza e valorizzare l’integrazione tra infettivologia, microbiologia clinica e farmacia ospedaliera.
Il nuovo modello prevede che lo specialista infettivologo dell’INMI Spallanzani, inserito in un contesto multidisciplinare, assuma un ruolo centrale nel programma di gestione diagnostica e terapeutica dei pazienti con infezioni ad elevata complessità clinica ricoverati presso l’ospedale San Camillo.
“Questo percorso non è solo una risposta all’esigenza di ridurre le infezioni ospedaliere o limitare il consumo di antibiotici – ha affermato il Direttore Generale del San Camillo, Angelo Aliquò – ma rappresenta un’azione più profonda e strutturale. Difendiamo, attraverso questi interventi, le fondamenta stesse del nostro sistema sanitario nazionale, per come è stato pensato”.
Cristina Matranga, Direttore Generale dello Spallanzani, ha sottolineato: “Mi fa piacere riprendere le parole del Direttore Aliquò perché credo profondamente nella forza dell’alleanza tra soggetti pubblici. Questo progetto segna un vero cambio di paradigma: non stiamo semplicemente rinnovando un modello precedente, ma ne costruiamo uno completamente nuovo”.