Latina ha sete di cultura e gli eventi reali lo dimostrano. Una città giovane che ha voglia di ascoltare e capire, per conoscersi sempre di più attraverso momenti di unione e dialogo. I giardini di Palazzo M, diventati per qualche ora un salotto culturale, hanno ospitato l’evento finale della decima edizione di “Lievito” e per l’occasione gli organizzatori hanno pensato a una conclusione di livello altissimo: la prima tappa dello strega tour 2025 con i 12 finalisti del “Premio Strega” che si sono raccontati nella nostra città.
Latina e il Premio Strega hanno un rapporto che nasce anni fa, grazie alla figura di Antonio Pennacchi, vincitore nel 2010 con “Canale Mussolini”. Lievito si inserisce alla perfezione in questa storia, visto che lo stesso Pennacchi è stato presente nella prima edizione, e per il decimo anniversario gli organizzatori hanno voluto lanciare una sfida, come dichiarato dal direttore artistico di Lievito Renato Chiocca, ovvero quella di portare proprio tutto il Premio Strega per la prima volta a Latina. Un momento riuscito anche grazie a tutta l’organizzazione, ai volontari e all’impegno degli sponsor – tutti privati – come sottolineato da Melia Mangano. Un’edizione questa, che ha riportato nel capoluogo pontino Nicola Piovani, anche lui presente la prima volta.



Il pomeriggio si è aperto con una performance musicale degli alunni del liceo Manzoni, per poi lasciare la parola a Marino Sinibaldi, storico direttore di Radio 3 e membro del direttivo del Premio Strega e del Consiglio di amministrazione della Fondazione Bellonci che organizza il premio, con i saluti anche di Stefano Petrocchi.
L’attenzione si è poi spostata su di loro, i dodici finalisti che hanno raggiunto Latina per raccontare le loro emozioni e vivere questo viaggio dello “Strega Tour” che li porterà a decretare il vincitore di questa edizione. Questi gli autori, in ordine alfabetico e i loro lavori:
- Valerio Aiolli – Portofino Blues (Voland)
- Saba Anglana – La signora meraviglia (Sellerio)
- Andrea Bajani – L’anniversario per Feltrinelli
- Elvio Carrieri – Poveri a noi (Ventana)
- Deborah Gambetta – Incompletezza, Ponte delle Grazie
- Mentre Wanda Marasco – Di spalle a questo mondo (Neri Pozza)
- Renato Martinoni – Ricordi di suoni e di luci (Manni)
- Paolo Nori – Chiudo la porta e urlo (Mondadori)
- Elisabetta Rasy – Perduto è questo amore (Rizzoli)
- Michele Roul – Inventario di quel che resta dopo che la foresta brucia (TerraRossa)
- Nadia Terranova – Quello che so di te (Guanda)
- Giorgio Van Straten – con La ribelle (Laterza).
Il modo di Sinibaldi di interagire con tutti loro, trovando il cuore del libro con una sola domanda, e tirando fuori le sensazioni personali di ogni autore sul proprio lavoro ha incollato tutti i presenti alle sedie, per conoscere cosa spinge una persona a lanciarsi nella sfida di scrivere un libro. Cronaca, storie vere, racconti inventati, ferite di guerre; tutti temi centrali nella vita di ognuno di noi al giorno d’oggi. L’interesse mostrato dimostra la sete di cultura e la voglia di ascoltare da parte di Latina e dei suoi cittadini, una città che continua ad accogliere e crescere senza sosta.