Formia – Ospedale “Dono svizzero” in crescita, gli impegni dell’Amministrazione

Il bilancio di quanto realizzato nel corso del 2024. Taddeo: "Lavoro sinergico con l'Asl per rispondere a tutte le necessità"

Il Sindaco della Città di Formia, Gianluca Taddeo, ne è stato convinto sin dall’inizio: solo una stretta collaborazione tra Comune, vertici ASL e Regione Lazio avrebbe potuto e continuerà a portare risultati positivi per l’ospedale “Dono Svizzero”. Ed oggi, tracciando un bilancio di quanto già realizzato nella struttura sanitaria nel corso dell’anno 2024, è arrivata la conferma che si è intrapresa, finalmente, la strada giusta, mettendo da parte le polemiche e concentrandosi, invece, sulle azioni. Il principio che ha guidato l’agire del primo cittadino nel settore sanità è stato quello di dare importanza alla realizzazione del nuovo ospedale del Golfo, ma in attesa di questo di impegnarsi attivamente per migliorare l’attuale Dono Svizzero.

Per questo, sin dal suo insediamento, il Sindaco Taddeo si è adoperato per “sbloccare” il progetto di ristrutturazione del Pronto Soccorso (rimasto fermo nei cassetti degli uffici comunali per anni), e giungendo ad agosto scorso all’inaugurazione del primo blocco di lavori, che ha restituito alla città e all’intero comprensorio un pronto soccorso moderno, funzionale e rinnovato tecnologicamente. Il primo cittadino, inoltre, si è attivato per il reparto di Oncologia, non solo quando sono stati chiesti più spazi per le cure dei pazienti o quando è stato aperto il primo reparto universitario nell’ospedale di Formia, ma anche quando è stato sollevato il problema di farmaci che arrivavano tardi. Il sindaco si è messo a disposizione e sono state attivate delle navette che servono per il trasporto dei farmaci esclusivamente per Formia. Per non parlare delle tante iniziative promosse a favore della prevenzione dei tumori, in collaborazione con la Breast Unit del Goretti di Latina, un centro specializzato di senologia. Una struttura fortemente voluta dal professor Professor Fabio Ricci al quale l’amministrazione comunale, guidata dal Sindaco Gianluca Taddeo, su proposta dell’associazione “Le Capricciose”, ha voluto conferirgli la cittadinanza onoraria. Altri importanti interventi presso il Dono Svizzero hanno riguardato il reparto di Medicina d’Urgenza, la costruzione di un’area dedicata all’emergenza infettivologica e il potenziamento del reparto di Emodinamica (attiva 24 ore su 24) e Cardiologia, con l’acquisto anche di nuove apparecchiature e strumenti di alta tecnologia. Investimenti che stanno facendo riacquistare al Dono Svizzero quel ruolo di importanza e di riferimento di tutto il sud pontino che aveva avuto nel passato. Non solo interventi strutturali, ma anche migliorie che hanno riguardato l’accesso alle cure e la riduzione dei tempi di attesa, o ancora l’attivazione di nuovi servizi, come l’apertura dell’ambulatorio della terapia del dolore e terapia palliativa. Altro importante risultato raggiunto, che ha visto il sindaco Gianluca Taddeo impegnarsi in prima linea, il potenziamento del servizio di ambulanza sul territorio.

L’anno 2024 ha segnato un record per il Dono Svizzero: il primo prelievo multiorgano fegato-rene, eseguito questa estate. “La conferma che l’ospedale ‘Dono Svizzero’ dispone di professionalità mediche, sanitarie e tecniche di elevato valore, che meritano di lavorare in una struttura sempre più moderna, funzionale e sicura – ha aggiunto il Sindaco Gianluca Taddeo – Per questo, noi come Amministrazione lavoriamo in sinergia con i vertici Asl, in primis con il Direttore generale dell’Asl di Latina, la dottoressa Sabrina Cenciarelli, per migliorare il nostro ospedale e rispondere meglio alle necessità di tutti. Stiamo contrapponendo una politica di riqualificazione e modernizzazione del nostro ospedale, risolvendo le criticità create negli anni passati da altre Amministrazioni, alla politica decennale di smantellamento del nostro Ospedale “Dono Svizzero” operata dal passato Governo Regionale PD/MS5 (Partito Democratico – Movimento 5 stelle), che forse i nostri rappresentanti territoriali hanno dimenticato (non si ricordano purtroppo loro interventi risolutivi). Chi lascia locandine in ospedale avrebbe potuto operare per il bene della sanità territoriale durante il proprio mandato da Sindaco; se non si è fatto, inutile urlarlo oggi offendendo chi lavora quotidianamente per recuperare le criticità ereditate. Rivolgo, infine, un ringraziamento a tutti i medici, infermieri al personale paramedico per l’ottimo lavoro svolto quotidianamente con grande spirito di sacrificio”.

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