Riattivare il collegamento marittimo tra Formia e Ischia per rafforzare il turismo, incentivare gli scambi commerciali e creare nuove opportunità per il territorio. È questa l’idea alla base della proposta avanzata dal Sindaco di Formia Gianluca Taddeo, che ha inviato una richiesta formale di confronto ai presidenti delle Regioni Lazio e Campania, Francesco Rocca e Vincenzo De Luca, e all’Assessore al Turismo della Campania Felice Casucci.
La finalità è quella di valutare la riapertura della storica tratta via mare tra la città del sud pontino e l’isola verde, già attiva in passato, ma oggi non più operativa.
Un collegamento strategico per due territori
Il Sindaco Taddeo, insieme all’Assessore al Turismo Giovanni Valerio, ritiene che il porto di Formia, già snodo per i collegamenti con Ponza e Ventotene, possa gestire un traffico passeggeri ben più consistente, tornando a servire anche Ischia.
“Il porto turistico di Formia è dotato delle infrastrutture necessarie per sostenere questo collegamento – scrive il primo cittadino – e la riattivazione della tratta con Ischia rappresenterebbe un importante volano per l’intero sud pontino”.
Turismo, economia e mobilità al centro della proposta
La proposta non è solo logistica, ma anche economica e turistica. Un collegamento diretto tra Formia e Ischia, spiegano gli amministratori, permetterebbe di:
- Alleggerire il carico sui porti di Napoli e Pozzuoli, riducendo traffico e attese.
- Incrementare la presenza turistica su entrambi i territori.
- Valorizzare le eccellenze culturali, naturalistiche e gastronomiche locali.
- Creare nuove opportunità per l’indotto commerciale.
“Una connessione marittima tra Formia e Ischia – aggiunge l’assessore Valerio – non è solo un servizio in più, ma un modo per rendere più visibile il nostro patrimonio e attrarre nuovi visitatori. L’obiettivo è chiaro: rendere Formia un hub marittimo più competitivo e strategico.”
Appello al confronto tra Regioni e operatori
Il Comune chiede quindi un tavolo tecnico congiunto tra Lazio, Campania e compagnie di navigazione, per valutare fattibilità, costi e modalità del ripristino.
Nel frattempo, a Formia cresce l’attesa per un progetto che potrebbe davvero trasformare l’estate 2026, rafforzando la centralità del porto e rilanciando l’intero comprensorio costiero.