Festa dell’Europa, a Ventotene le celebrazioni tra memoria e futuro

Il cuore simbolico del Manifesto ha fatto da cornice a un evento che ha riunito studenti, istituzioni e rappresentanti del territorio

La Festa dell’Europa, promossa dalla Provincia di Latina in collaborazione con l’Istituto di Studi Federalisti Altiero Spinelli, ha celebrato i valori fondanti dell’Unione Europea in una giornata di riflessione sull’identità europea e sul futuro della democrazia. Il cuore simbolico del Manifesto di Ventotene ha fatto da cornice a un evento che ha riunito studenti, istituzioni e rappresentanti del territorio, dando vita a un dialogo sul progetto europeo.

La cerimonia, che si è svolta in Piazza Castello a Ventotene, è stata moderata da Mario Leone, Direttore dell’Istituto di Studi Federalisti Altiero Spinelli. Leone ha guidato il pubblico in una riflessione sul significato del Manifesto di Ventotene e sull’attualità dell’idea di un’Europa unita. A dare il benvenuto, il Sindaco di Ventotene, Carmine Caputo, ha ricordato il ruolo cruciale dell’isola come “culla dell’idea di un’Europa libera, solidale e unita”.

Un momento di particolare impatto è stato il videomessaggio della Vicepresidente del Parlamento Europeo, Pina Picierno, che ha sottolineato l’urgenza di rilanciare il progetto europeo in un contesto segnato da conflitti e sfide globali. “Ventotene resta un faro che ci guida verso una democrazia europea più forte, partecipata e solidale”, ha dichiarato Picierno.

Anche Antonella Sberna, Vicepresidente del Parlamento Europeo delle Regioni, ha rimarcato l’importanza di coinvolgere le comunità locali nella costruzione di un’Europa più inclusiva, partendo dal protagonismo delle nuove generazioni.

Daniele Piccinella, Consigliere Comunale di Sezze e membro della rete BELC – Building Europe with Local Councillors, ha evidenziato l’importanza della Giornata dell’Europa come occasione per celebrare i valori che ci uniscono come cittadini europei: “In luoghi simbolici come Ventotene, possiamo ritrovare il significato profondo di una comunità fondata sulla pace, la solidarietà e la cooperazione tra i popoli”.

Il Prefetto di Latina, Vittoria Ciaramella, ha sottolineato il valore educativo e di memoria storica di Ventotene, ricordando come l’isola non sia solo il luogo di nascita del Manifesto, ma un testimone vivo di un progetto di pace e solidarietà per le nuove generazioni.

Pasquale Gandolfi, Presidente UPI Nazionale, ha inviato le proprie dichiarazioni “Oggi celebriamo i valori fondanti dell’Unione Europea e ricordiamo lo straordinario apporto dell’Italia alla costituzione del progetto europeista. Abbiamo il dovere, come istituzioni, di mantenere vivi questi valori e di trasmetterli alle nuove generazioni e per farlo dobbiamo concretizzarli in atti di buona amministrazione al servizio dei cittadini europei. Il PNRR ha come obiettivo proprio questo: di costruire in tutta Europa uno sviluppo equo, sostenibile, strutturato, per le generazione future. E’ solo trasmettendo il potere dell’istruzione, la forza della cultura, il rispetto per l’ambiente e la dignità del lavoro che contribuiremo a far sentire l’Europa come una istituzione viva e di riferimento per i ragazzi e le ragazze”

Nel suo intervento, il Presidente della Provincia di Latina, Gerardo Stefanelli, ha riflettuto sulla straordinarietà di celebrare l’Europa proprio a Ventotene, un’isola che, nel cuore del conflitto mondiale, è diventata simbolo di speranza e di progettualità per un’Europa pacifica. Ha ricordato come, nel 1941, Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi, confinati su questa piccola isola, scrissero il Manifesto che gettò le basi di un’Europa unita non come somma di poteri, ma come una comunità di destino. “Ventotene non è solo un luogo storico – ha affermato – ma un punto di partenza per una visione che ha visto due giovani, di soli 31 e 33 anni, sognare un’Europa libera, cooperativa e solidale, in un periodo in cui il regime proibiva di sperare.”

Stefanelli ha proseguito sottolineando che l’Europa non è nata da un trattato, ma dalla scelta di cooperare invece che confrontarsi con rivalità distruttive. Ha ricordato la storicità del gesto di Robert Schuman, Ministro degli Esteri francese, che il 9 maggio 1950 propose la messa in comune delle risorse strategiche tra Francia e Germania, trasformando i materiali che avevano alimentato le guerre europee nei fondamenti della pace e della cooperazione.

Rivolgendosi poi ai giovani presenti, il Presidente ha sottolineato l’importanza di loro nella continuità di questo sogno europeo: “L’Europa non è un museo – ha detto – ma una promessa che ogni giorno deve essere rinnovata”. Ha citato anche il coraggio di Sophie Scholl, che a soli 22 anni si oppose al regime nazista, scegliendo la resistenza pacifica. Il suo sacrificio, ha ricordato Stefanelli, rappresenta l’importanza di agire per una causa giusta, anche a costo della propria vita. La scelta di Scholl, che si trovava alla stessa età di molti dei giovani presenti, è un richiamo alla responsabilità civica che ogni generazione deve abbracciare.

In conclusione, il Presidente della Provincia ha utilizzato l’immagine di un albero per descrivere l’Europa: “Le radici affondano nella storia e nella memoria, come in quest’isola che è la madre dell’Europa. Il tronco è rappresentato dalle regole, dalle istituzioni e dai diritti condivisi, che permettono all’Europa di resistere alle tempeste. Ma sono i rami – giovani e in crescita, come voi – a darle forma. Se li nutriamo con idee, coraggio e partecipazione, quell’albero continuerà a dare frutti di pace, libertà e speranza per il futuro.”

Durante la cerimonia gli studenti coinvolti nel progetto “Educazione Civica Europea” hanno ricevuto una copia simbolica del Manifesto di Ventotene, per rafforzare il legame tra memoria storica e futuro dell’Europa. Le autorità hanno poi reso omaggio ad Altiero Spinelli con la deposizione di una corona di fiori sulla sua tomba ed hanno visitato il Museo Archeologico e il Confino, luoghi che hanno ispirato il Manifesto, riaffermando l’importanza di mantenere viva la memoria storica.

Ventotene ha così confermato il suo ruolo di simbolo e motore per il futuro dell’Europa, rimanendo un luogo di incontro, riflessione e progettazione per le generazioni future.

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