Nei giorni scorsi, la Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Latina ha eseguito un decreto di sequestro preventivo, finalizzato alla confisca diretta e per equivalente, per un valore complessivo superiore a 900 mila euro nei confronti di un professionista con sede ad Aprilia, operante nel settore dei servizi di tecnologie informatiche.
Il provvedimento, di natura cautelare reale, è stato emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Latina, su richiesta della Procura della Repubblica, al termine di un’attività di verifica fiscale e successive indagini di polizia giudiziaria, condotte dalla Tenenza di Aprilia.
Secondo quanto ricostruito dalle Fiamme Gialle, il professionista avrebbe omesso di dichiarare al fisco i compensi incassati negli anni 2018, 2019 e 2020. L’inchiesta, supportata da analisi su dati bancari, indagini finanziarie mirate e accertamenti documentali, ha permesso di accertare redditi e IVA non dichiarati per un ammontare complessivo di circa 900 mila euro.
Alla luce degli elementi raccolti, l’Autorità Giudiziaria ha richiesto al Gip il sequestro preventivo dei beni riconducibili al soggetto, misura poi disposta e finalizzata a garantire il recupero delle somme evase. Il provvedimento ha riguardato autoveicoli e disponibilità finanziarie personali, ritenuti frutto dell’illecito arricchimento.
Il professionista è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per l’ipotesi di reato di omessa dichiarazione ai fini IVA e delle imposte dirette, come previsto dall’articolo 5 del Decreto Legislativo n. 74/2000.
L’operazione si inserisce nel quadro delle attività di contrasto all’evasione fiscale portate avanti dalla Procura di Latina e dalla Guardia di Finanza, a tutela delle entrate erariali e della concorrenza leale tra operatori economici.