Diritto allo studio, il CNDDU: “Inclusione scolastica non è negoziabile”

Il Coordinamento Nazionale Docenti chiede il pieno rispetto delle normative in vista del nuovo anno scolastico

In vista dell’inizio del nuovo anno scolastico, il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani (CNDDU) richiama l’attenzione sul pieno rispetto del diritto all’istruzione per gli alunni con disabilità. La nota del CNDDU, presieduta dal professor Romano Pesavento, sottolinea che l’inclusione scolastica è un diritto fondamentale e non è subordinabile a vincoli di bilancio, un principio ribadito anche da una recente sentenza del Consiglio di Stato.

Secondo il CNDDU, la tutela di questo diritto è sancita da normative nazionali e internazionali, tra cui gli articoli 3, 33 e 34 della Costituzione italiana, la legge 104/1992 e la Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità. Questi strumenti legislativi, sottolinea il comunicato, obbligano le istituzioni scolastiche e gli enti locali a garantire tutti i mezzi necessari per la partecipazione attiva degli studenti con disabilità.

Per una corretta inclusione, è fondamentale l’applicazione di strumenti come il Piano Educativo Individualizzato (PEI)e il Profilo di Funzionamento (PDF). Tali documenti guidano la programmazione didattica personalizzata, assicurando che ogni studente possa avere accesso, partecipare e raggiungere il successo formativo. Il comunicato ribadisce anche il ruolo centrale dell’insegnante di sostegno, dell’assistente all’autonomia e all’uso di strumenti compensativi e tecnologie assistive.

Il CNDDU conclude ribadendo l’urgenza di una stretta collaborazione tra scuola, famiglia e servizi socio-sanitari per monitorare il percorso di inclusione degli studenti. Solo un’effettiva applicazione di queste norme, conclude il professor Pesavento, può garantire la piena realizzazione del diritto all’istruzione per tutti.

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