Dimensionamento, Gilda: “Giù le mani dagli istituti comprensivi di Latina”

L’intervento della coordinatrice provinciale Patrizia Giovannini dopo il rigetto del ricorso da parte del Tar

«Il ricorso contro il dimensionamento scolastico presentato tardivamente dal Comune di Latina per scongiurare la fusione tra gli istituti comprensivi Don Milani e Vito Fabiano è apparso più come un’azione improvvisata, organizzata con superficialità». A dichiararlo è la coordinatrice provinciale della Gilda degli Insegnanti, Patrizia Giovannini, dopo la decisione del Tar del Lazio che ha respinto l’istanza di sospensiva presentata dall’amministrazione comunale contro il piano regionale di riorganizzazione della rete scolastica del Lazio.

«A nostro avviso – prosegue Giovannini – gli elementi per presentare un ricorso c’erano tutti: i due istituti comprensivi non risultavano sottodimensionati e sono territorialmente distanti. Inoltre, la Don Milani, che con l’accorpamento perde autonomia e denominazione, rappresentava un presidio scolastico per due vasti quartieri di Latina e, come tale, andava tutelata».

Secondo la Gilda, il rigetto del Tar sarebbe dovuto anche al fatto che era già stato attribuito un nuovo codice meccanografico unico per entrambi gli istituti, rendendo inaccoglibile la sospensiva.

Il sindacato esprime inoltre forte preoccupazione per le recenti dichiarazioni dell’assessore all’Istruzione del Comune, che ha fatto riferimento a ulteriori fusioni tra istituti comprensivi a partire dal prossimo anno scolastico. «L’assessore – afferma Giovannini – parla di nuovi accorpamenti a causa del calo demografico, ma i dati dicono che nessun istituto ha registrato una popolazione scolastica inferiore ai 600 alunni. È vero che si è verificato un calo nelle iscrizioni, ma non tale da giustificare nuovi tagli».

«Pensare a un ulteriore dimensionamento nella provincia di Latina – aggiunge – è poco lungimirante, considerando che il nostro territorio, nell’ultimo decennio, è stato quello maggiormente interessato da questo tipo di interventi. Sappiamo che a inizio anno scolastico si è tenuta una riunione convocata dal Comune, a cui hanno partecipato solo i dirigenti scolastici, durante la quale è stata anticipata l’intenzione di procedere con un dimensionamento tra l’IC di Borgo Faiti e l’IC Cena, a partire dall’anno scolastico 2026-2027».

«Ricordiamo all’assessore – conclude Giovannini – che prima di proporre un piano da inviare alla Provincia, sarebbe opportuno coinvolgere tutti gli attori del mondo scolastico, comprese le organizzazioni sindacali, e attenersi alle linee guida regionali, valutando attentamente la reale fattibilità di ogni operazione. Continueremo a portare le nostre istanze ai tavoli provinciali e regionali e a sostenere ogni iniziativa volta a contrastare decisioni improvvide sul fronte del dimensionamento scolastico».

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