Sono arrabbiati i commercianti del Borgo medievale di Nettuno che questa mattina sono stati obbligati (le operazioni sono iniziate alle 7 e andranno avanti per tutto il giorno) a demolire manufatti abusivi, alcuni dei quali erano in piazza Colonna e subito fuori dalle mura del Borgo, da anni.
C’è chi non ha titoli concessori, chi li ha parziali, ma le ordinanze sono chiare e son legate al fatto che le strutture non sono conformi ai titoli autorizzativi. Come sempre accade in questi casi, chi è colpito dai provvedimenti chiede che la legge sia applicata a tutti.
“Il suolo pubblico deve essere uguale per tutti, qui al Borgo come in tutto il resto della città – ci dice Anna del Bar ‘Il Gabbiano‘ – perché c’è chi può avere la veranda, chi può chiudere e appropriarsi di spazi e chi deve rimuovere una semplice tenda? Le ordinanze e le concessioni e gli spazi devono essere uguali per tutti”.
Il riferimento che fanno molti riguarda chi occupa gli spazi comuni con i tavoli, spesso sforando il consentito e anche il buon senso, ma riguarda anche chi chiude oltre l’orario previsto, trascina i tavoli e fa rumore fino a oltre le tre di notte e crea malumore anche nei residenti. Molti cittadini questa mattina si sono fermati a guardare le operazioni di bonifica e sperano che ci siano più controlli.
“Ci sono locali – ci racconta un residente – che utilizzano parti del Borgo come un deposito, io non posso credere che abbiamo delle autorizzazioni. Tante volte qui non si riesce a passare, è assurdo e c’è chi mette musica fino alle 3 di notte, non ha rispetto per i residenti, quando tolgono i tavoli li trascinano e lasciano tanta sporcizia. Chi usa il suolo pubblico e sta al centro di una città deve avere rispetto dei luoghi storici e delle persone”.