“Degrado, topi ed erba alta nel cantiere di via Quarto”, la denuncia di Ciolfi

Il capogruppo M5S chiede al Comune come intende intervenire sull’area prospiciente la scuola materna ed elementare

«Il degrado in cui versano il fabbricato incompiuto di via Quarto e l’area ad esso adiacente è uno spettacolo indecoroso. Un cantiere dismesso, diventato una discarica a cielo aperto, che condiziona la qualità della vita e la sicurezza dei cittadini, intollerabile anche perché si trova in un’area sensibile, proprio davanti a una scuola materna ed elementare. Occorre un intervento di bonifica, il Comune lo ha previsto?». Lo chiede il capogruppo del M5S, Maria Grazia Ciolfi, in un’interrogazione a risposta immediata, calendarizzata nella prossima seduta di question time.

La struttura abbandonata è frutto di una controversa vicenda edilizia che ha coinvolto la società Costruzioni Generali s.r.l., dichiarata fallita. Tutta l’area sarebbe quindi sotto tutela del custode giudiziario/curatore fallimentare della società. La controversia legale, ancora in corso, rende più complesso l’intervento dell’Ente. Per questo, la consigliera chiede ragguagli alla sindaca e all’assessore all’Ambiente.

«Non solo ferri a vista ed erba alta, l’area – denuncia Ciolfi – è infestata dai ratti e frequentata da malintenzionati perché priva di controlli. I residenti della zona hanno già inviato due segnalazioni al Comune, che si è limitato a rassicurarli verbalmente garantendo che sarebbe stato sollecitato il responsabile della gestione dell’area a un intervento di bonifica. In caso di mancato intervento, sarebbe subentrato l’Ente. A che punto siamo? I proprietari dei condomini vicini, interessati dal degrado e dalla svalutazione dei propri immobili, sono esasperati».

Con l’interrogazione il capogruppo M5S conta di conoscere:

  • Quali azioni immediate intende intraprendere l’amministrazione per la bonifica dell’area del cantiere.
  • Qual è lo stato attuale dei rapporti tra il Comune e il responsabile della gestione dell’area e se esistono tavoli di confronto per concordare modi e tempi di intervento.
  • Se l’amministrazione ha valutato la possibilità di intervenire d’ufficio, anche utilizzando strumenti normativi straordinari.

L’atto è indirizzato anche alla segretaria generale. «Alla dottoressa Macrì, che ancora mantiene il ruolo di dirigente non togato dell’Avvocatura – sottolinea Ciolfi – chiedo di riferire sullo stato attuale del contenzioso in corso laddove coinvolge il Comune sia nel procedimento amministrativo, sia nella causa civile con richiesta di risarcimento».

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