Il mondo trattiene il fiato mentre il Conclave ha inizio nella Cappella Sistina. Oggi i cardinali elettori si sono riuniti nel luogo sacro, pronti a invocare lo Spirito Santo affinché li guidi nella scelta del successore di Papa Francesco. Gli occhi di milioni di fedeli in tutto il mondo sono puntati su un comignolo che spunta dal tetto della Cappella Sistina. Questo semplice condotto è diventato un simbolo potente, un barometro visivo del progresso all’interno delle mura sacre. Ogni sessione di voto si conclude con le schede bruciate. Se non si raggiunge la maggioranza richiesta di due terzi, le schede vengono bruciate con additivi che producono un denso fumo nero, la famigerata “fumata nera”.
Oggi pomeriggio appena dopo le 21, come del resto previsto, una colonna di fumo scuro si è levata nel cielo di Roma. La fumata nera, visibile da Piazza San Pietro e trasmessa in diretta in ogni angolo del mondo, ha annunciato che il primo scrutinio non ha prodotto un risultato decisivo. I cardinali continuano nel loro compito, ritirandosi nuovamente in preghiera e riflessione prima della prossima votazione, prevista già domattina. Ogni sbuffo di fumo dal comignolo della Cappella Sistina porta con sé il peso delle speranze e delle preghiere di oltre un miliardo di cattolici in tutto il mondo, che aspetta con pazienza il segno che annuncerà “Habemus Papam”.