In una clinica odontoiatrica situata nel cuore della città catalana, si è conclusa nei giorni scorsi una complessa operazione internazionale che ha portato alla cattura di un pericoloso latitante italiano di 42 anni, nato e residente nella provincia di Latina. L’uomo, irreperibile da mesi, era inserito nell’elenco dei latitanti pericolosi stilato dal Ministero dell’Interno e risultava destinatario, fin dal novembre 2023, di un provvedimento restrittivo emesso dalla Procura Distrettuale Antimafia di Roma. L’arresto è stato eseguito dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Latina, in stretta collaborazione con il personale specializzato dell’Equipo de Huidos de la Justicia della Unidad Central Operativa (UCO) della Guardia Civil spagnola. L’operazione è frutto di un’intensa attività di cooperazione internazionale, che ha visto il coinvolgimento diretto di Eurojust, dell’unità per la Cooperazione Internazionale di Polizia (SCIP) e del sistema di collaborazione giudiziaria tra Italia e Spagna.




Il latitante è gravemente indiziato di appartenere a una rete criminale dedita al traffico internazionale di sostanze stupefacenti, con una base operativa nel comune di Fondi (LT), ma con ramificazioni nella capitale e legami consolidati con cartelli criminali attivi a Roma e in altre zone del centro Italia. Le indagini, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Roma, sono state condotte dai Carabinieri attraverso attività tradizionali di intelligence, ma anche con tecniche investigative avanzate, come il monitoraggio delle attività online (web patrolling) e l’analisi approfondita delle reti relazionali e comunicative del ricercato. Fondamentale, in questa delicata fase operativa, è stata la sinergia tra gli organismi investigativi italiani e le autorità spagnole, che hanno garantito un costante scambio informativo e operativo. La localizzazione del latitante in una clinica privata è stata possibile proprio grazie all’incrocio di dati investigativi e alla ricostruzione dei suoi spostamenti, avvenuta anche attraverso il tracciamento indiretto di persone a lui vicine e di contatti mantenuti nel corso della sua latitanza.
Una volta individuato, il 42enne non ha opposto resistenza all’arresto, avvenuto in piena sicurezza e nel rispetto delle procedure internazionali. Attualmente si trova sotto la custodia delle autorità spagnole in attesa delle procedure di estradizione verso l’Italia, dove dovrà rispondere dei gravi reati a lui contestati, tra cui associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, aggravata dalla transnazionalità. L’operazione rappresenta un ulteriore successo nel contrasto alla criminalità organizzata di stampo mafioso e al narcotraffico internazionale, confermando l’importanza della cooperazione tra forze di polizia e magistrature dei diversi Paesi europei.