Buste paga più pesanti per i medici del pronto soccorso del Lazio

Un provvedimento volto alla valorizzazione e alla crescita professionale del personale dei dipartimenti di emergenza e urgenza

Buste paga più pesanti per il personale sanitario del Lazio impegnato nei pronto soccorso. Ieri pomeriggio la Giunta regionale, presieduta da Francesco Rocca, ha ratificato l’accordo del 9 giugno scorso, sottoscritto con i sindacati, per le prestazioni aggiuntive dei medici (100 euro lordi l’ora) in servizio nei pronto soccorso, a decorrere dal mese di maggio e per tutto il 2023.

La delibera ha lo scopo di remunerare il servizio prestato nei pronto soccorso dal personale stabilmente assegnato, partendo da 340 euro lordi in più per 65 ore mensili (di cui almeno un turno notturno e/o festivo) per arrivare fino a 1.040 euro per 150 ore (comprensive di 5 turni notturni e/o festivi). Un provvedimento, volto alla valorizzazione e alla crescita professionale del personale dei dipartimenti di emergenza e urgenza, che mira a garantire la continuità del servizio sanitario, a riconoscere la gravosità e la complessità dell’attività svolta ed a non incorrere nella “ghigliottina” dei “medici a gettone”.

Inoltre, l’obiettivo è di non ricorrere ai contratti di lavoro a termine, di evitare le esternalizzazioni e di fronteggiare le cessazioni volontarie nei pronto soccorso; queste ultime, infatti, metterebbero a rischio da un lato l’assistenza ai pazienti e le attività sanitarie, dall’altro produrrebbero un rilevante costo a carico delle aziende. Complessivamente la delibera è parte integrante del nuovo processo di potenziamento delle risorse umane del sistema sanitario regionale avviato dall’amministrazione Rocca, con azioni specifiche alla stabilizzazione del personale, alla riduzione del precariato, all’assunzione e alla reinternalizzazione dei servizi.

Nei primi quattro mesi di governo sono state autorizzate oltre 700 assunzioni fra medici e professionisti sanitari. Mentre il personale determinato è diminuito di circa 500 unità. Dunque, gli operatori sono aumentati nelle aziende ospedaliere e nelle Asl, a seguito delle autorizzazioni rilasciate dagli uffici regionali in attuazione delle politiche di stabilizzazione e riduzione dell’utilizzo dei rapporti a termine. In questi giorni sono state pubblicate le procedure concorsuali e di stabilizzazione di 300 medici per la Asl di Roma 6, di Frosinone, l’Umberto I, Tor Vergata, San Camillo-Forlanini e la Asl di Viterbo. A ciò si aggiungono la riapertura dei termini, da parte della Asl di Latina, di un concorso utile all’assunzione di 23 medici della disciplina di emergenza e urgenza, e la nomina della commissione per il concorso indetto dall’Asl Roma 2 per il reclutamento di 271 infermieri. 

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