Una storia di degrado ed ignoranza quella che arriva da Cisterna di Latina dove un ragazzo, transgender, è stato aggredito in pieno centro.
Stando al racconto della vittima, infatti, il giovane è stato avvicinato mentre passeggiava da una microcar con a bordo due minorenni che gli hanno gridato “Trans lesbica di m…a” dopo averlo colpito in faccia con una sassata. La storia è apparsa sul profilo Instagram della vittima. Nato donna, ha raccontato non è la prima volta che resta vittima di una aggressione di stampo sessista. Nella denuncia presentata ai carabinieri di Cisterna viene riportato anche un’altra frase con la quale sarebbe stato apostrofato dai minori in microcar “Magari riaprissero i forni crematori”.
“Fate schifo – ha scritto sul sociale media – Non augurerei mai ai vostri figli, sorelle, fratelli e fidanzati di provare ciò che in questi anni questa città ha fatto provare a me, ragazze e ragazzi indecenti. A 13, 14 anni avevo il terrore di passare per strada, di camminare per il rischio che subivo: insulti, minacce e addirittura botte. A 18 non più. Non lo concepisco, non lo comprendo e farò in tutti i modi di far girare la storia e condannarvi come posso”. Le indagini dei carabinieri sarebbero a buon punto. Pr gli aggressori l’accusa è di aggressione e lesioni aggravate dall’odio e dalla discriminazione sessuale.
Sulla vicenda si è espressa anche l’amministrazione comunale: “L’Amministrazione comunale di Cisterna esprime la più ferma condanna per l’aggressione a sfondo omofobico e transfobico subita da un nostro giovanissimo concittadino nella giornata del 30 agosto. Da parte nostra, oltre ad esprimere la nostra più convinta solidarietà alla vittima che con grande coraggio ha denunciato pubblicamente l’accaduto, ribadiamo il nostro impegno e i nostri sforzi per fare di Cisterna una città rispettosa dei diritti e delle minoranze. La giovane età delle persone coinvolte deve interrogare la nostra comunità sul lavoro educativo e culturale da svolgere insieme alla scuola e alle famiglie perché simili fatti non si verifichino mai più”.