Il capogruppo di “Sermoneta Cambia”, Antonio Di Lenola, ha illustrato nell’ultima seduta del Consiglio Comunale la posizione del Movimento in merito alla questione Acqualatina. In estrema sintesi, Di Lenola e i colleghi Pasquale Campagna e Federica Bonaldo hanno chiarito la loro posizione annunciando voto contrario per qualsiasi delibera favorevole all’aumento di capitale della società: non si firma alcun assegno in bianco, andranno prima definiti svariati aspetti e bisognerà attivare un percorso in commissione con atti completi, garantendo un controllo pubblico dell’acqua a tutela dei cittadini. Nel suo intervento, in particolare, Di Lenola ha evidenziato che il Consiglio è stato richiesto dalle forze di opposizione dopo che si era arrivati a soli cinque giorni dalla votazione senza ricevere alcuna comunicazione: “La prima cittadina non si era mai fatta viva pur sapendo della richiesta di aumento di capitale da luglio. Inammissibile presentarsi alla riunione senza disporre di alcuna documentazione”. Il capogruppo si è poi soffermato su alcuni argomenti pretendendo una presa di posizione da parte del Sindaco: “Stiamo assistendo ad una gestione della situazione a dir poco ambigua e contraddittoria: la nostra prima cittadina ha firmato per la nomina del CdA di Acqualatina ma si è astenuta per la successiva sfiducia, senza parlare dei tentennamenti sulla questione dell’aumento di capitale osteggiato da diversi soci dell’Ato 4. L’impressione è che tutto sia riconducibile ad una questione meramente politica: probabilmente non si intende pestare i piedi ad un organo nato nel segno di Fratelli d’Italia, partito evidentemente vicino a chi governa la nostra città. Chiedo allora che il sindaco Giovannoli esca allo scoperto, che confermi queste sue simpatie o ci smentisca categoricamente”.
Di Lenola ha poi illustrato gli aspetti controversi della questione Acqualatina: “Qui si incrociano due interessi fondamentali: le tasche delle famiglie e il controllo pubblico dell’acqua. Pensiamo prima di tutto alle tariffe: la Conferenza dei Sindaci alla fine del 2024 ha approvato un +3,5% ogni anno, dal 2024 al 2029: agli utenti bisogna spiegare che non si tratta di un pagamento una tantum, ma di uno ripetuto ogni anno per cinque anni, con un complessivo +18,77% su base composta. La maggioranza ha avallato questa scelta ma non ha preteso risultati certi per il nostro territorio, con report programmati e con obbiettivi e scadenze sugli interventi per le perdite di rete, le interruzioni, i tempi di riparazione. Una nostra interrogazione chiedeva lumi su tali aspetti ma nulla è stato chiarito! Riguardo al bilancio della società, inoltre, il sindaco ha spiegato che è stato approvato perché risultano tanti crediti da incassare. La nostra replica è semplice: i crediti contano, ma non pagano le rate, per quelle servono i flussi di cassa! Il tema non è “quanti crediti abbiamo”, ma quanto incassiamo e quando! Perché quindi non pretendere un preciso piano incassi?”. Come osservato nell’ultima seduta, Di Lenola ha ritenuto “inaccettabile arrivare in Consiglio, su un tema così rilevante, senza Commissione preventiva e senza documentazione completa da esaminare!Non ci si può basare sui comunicati stampa di altri Comuni: servono una relazione illustrativa del CdA con motivazioni puntuali, un piano industriale e un programma degli investimenti per il prossimo triennio”.