Il gruppo di opposizione “Sermoneta Cambia” si schiera apertamente contro la richiesta di Acqualatina di un maxi aumento di capitale da 30 milioni di euro. Sebbene l’amministrazione comunale non si sia ancora espressa ufficialmente, il gruppo di minoranza si allinea alla posizione della Conferenza dei Sindaci dell’ATO 4, che si è già opposta alla proposta.
Il capogruppo Antonio Di Lenola ha espresso un chiaro “no” a qualsiasi “assegno in bianco” e ha ricordato i crediti che il Comune vanta nei confronti della società. “Dopo l’aumento tariffario del 3,5% nel 2024, oggi ci chiedono altri soldi pubblici per problemi di liquidità. Noi rispondiamo che non avranno un euro senza prima illustrare dei numeri concreti e senza mostrare trasparenza e rispetto per i cittadini”, ha dichiarato Di Lenola.
“Sermoneta Cambia” chiede che prima di qualsiasi decisione vengano presi in considerazione i criteri di riconciliazione e compensazione sui crediti del Comune. Il gruppo sottolinea che per Sermoneta, con una quota attuale dello 0,66%, il mantenimento della partecipazione richiederebbe 198mila euro, altrimenti la quota si diluirebbe al di sotto dello 0,29%.
Di Lenola ha inoltre sollecitato un mandato chiaro dal Consiglio comunale, chiedendo che tutti gli atti relativi alla richiesta di Acqualatina siano resi disponibili e che venga effettuata una “due diligence” sulla liquidità della società. Ha infine proposto che la società presenti un “Piano lavori” triennale per il territorio di Sermoneta, che prenda in considerazione la riduzione delle perdite, la qualità del servizio e i tempi di riparazione.