Le organizzazioni sindacali FP CGIL, FIT CISL e FIADEL tornano a sollecitare con forza un confronto serio e urgente sul futuro di ABC, l’azienda pubblica che gestisce il servizio idrico in città. Dopo le recenti dichiarazioni apparse sulla stampa in merito alla gestione del personale e alle prospettive dell’azienda, i sindacati intervengono pubblicamente denunciando una situazione di stallo che rischia di compromettere la serenità dei lavoratori e la qualità del servizio.
“Le lavoratrici e i lavoratori di ABC non possono essere ostaggio del silenzio istituzionale – scrivono in una nota congiunta –. Serve un confronto vero, trasparente e urgente, non polemiche sui giornali né strumentalizzazioni politiche”.
Nonostante le richieste formali, finora l’Amministrazione comunale avrebbe risposto solo parzialmente, con un incontro definito insufficiente dai sindacati. “In un momento tanto delicato – sottolineano FP CGIL, FIT CISL e FIADEL – ci aspettiamo una maggiore disponibilità al dialogo da parte del Sindaco, del Comune e della dirigenza aziendale”.
I sindacati difendono le progressioni verticali del 2021, definite “diritti contrattuali” e non concessioni discrezionali. Ma il nodo resta la mancanza di un piano industriale chiaro e condiviso: “Mettere in discussione scelte già fatte senza offrire una prospettiva concreta sul futuro dell’azienda rischia solo di alimentare tensioni e sfiducia”.
Per questo, le organizzazioni chiedono ufficialmente l’apertura di un tavolo permanente di confronto con tutte le parti coinvolte. E annunciano lo stato di allerta: “In assenza di risposte immediate – avvertono – siamo pronti a proclamare lo stato di agitazione e a chiedere l’intervento del Prefetto per garantire l’avvio di un confronto serio e la tutela dell’interesse pubblico”.
Infine, l’appello al Comune: “La città merita trasparenza, non scaricabarile. ABC deve restare un’azienda pubblica, solida e strategica. I lavoratori meritano rispetto e garanzie sul proprio futuro occupazionale”.