Stipendi lavoratori e appalto pulizie negli ospedali, i sindacati scrivono al Prefetto

Filcams Cgil Fisascat Cisl e Uiltucs chiedono tavolo in prefettura per avere chiarezza sulla vicenda degli operatori

Le categorie Filcams, Fisascat e Uiltucs nei giorni scorsi hanno scritto al Prefetto di Latina per convocare le aziende che svolgono il servizio di Pulizie e sanificazioni negli Ospedali Pontini e la ASL, direzione generale, per chiedere chiarezza sul pagamento degli stipendi e sull’andamento dell’appalto.

“Meranese Servizi. capofila della rete temporanea di impresa che ha in gestione l’appalto, ha infatti messo in discussione il pagamento degli stipendi indicando come causa ritardi nei pagamenti da parte della Committente ASL Latina”, dichiarano le sigle sindacali.

“A fronte di tutto ciò, dopo la proclamazione dello stato di agitazione da parte delle nostre segreterie, la ASL dichiarava che non esistono ritardi nei pagamenti e fatture non pagate.

Ricordiamo che sin dall’inizio questo RTI (raggruppamento temporaneo di imprese) ha creato difficoltà nell’appalto, in particolare alle maestranze, sino ad arrivare al pagamento delle mensilità in tempi diversi col risultato che all’interno dello stesso reparto ogni lavoratore o lavoratrice percepisce stipendi in date diverse.

Molte sono le anomalie sulla sicurezza e contrattuali che, come Filcams CGIL, Fisascat CISL e Uiltucs, abbiamo più volte denunciato anche in Ispettorato Territoriale del Lavoro e al Prefetto.

La situazione ad oggi è chiara: il raggruppamento temporaneo di imprese gioca sulla pelle dei tanti lavoratori e delle tante lavoratrici che nonostante il mancato pagamento stanno operando e continuano a lavorare in un servizio delicato e di assistenza ai tanti utenti ed ammalati negli ospedali. Abbiamo urgenza nell’immediatezza di un intervento della Prefettura e della direzione generale della ASL di Latina, le diatribe e posizioni di queste aziende a noi non interessano: i lavoratori debbono essere retribuiti, il rischio d’impresa è in capo al datore di lavoro non può essere gettato sugli addetti negli ospedali, che già lavorano nelle difficoltà create dalle società appaltanti. C’è urgenza di chiarezza, di stipendi ai lavoratori e soprattutto la committenza non può continuare a gestire un servizio così delicato, pulizie e sanificazione con dei soggetti non affidabili e non credibili sul pagamento delle fatture e mancato pagamento dei salari”, concludono le sigle sindacali.

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