Botteghe storiche, dalla Regione Lazio termini abbreviati per le Città di Fondazione

Con i nuovi criteri si potrà presentare domanda di contributo a valere sulle risorse stanziate per la seconda finestra dell’avviso

Termini più brevi per il riconoscimento della qualifica di bottega o attività storica per le Città di Fondazione. La Giunta regionale del Lazio ha approvato una delibera su proposta della vicepresidente e assessore allo Sviluppo economico, al Commercio, all’Artigianato, all’Industria e all’Internazionalizzazione, Roberta Angelilli, che modifica il Regolamento di attuazione e integrazione della legge sulla Disciplina per la salvaguardia e la valorizzazione delle botteghe e delle attività storiche (l.r. numero 1 del 10 febbraio 2022).

L’articolo 60 della legge regionale numero 20 del 10 dicembre 2024, infatti, ha modificato la disciplina della legge 1/2022 introducendo importanti novità finalizzate a riconoscere alle botteghe storiche localizzate nelle Città di Fondazione, termini temporali ridotti per il riconoscimento della qualifica di bottega o attività storica, valorizzando in tal modo le peculiarità storiche della Città di Fondazione del Lazio.

Le Città di Fondazione sono individuate dall’articolo 2 della legge regionale 27 del 2001 e sono “i centri urbani realizzati con un progetto unitario negli anni Trenta” del secolo scorso. Nel Lazio sono Latina, Sabaudia, Pomezia, Aprilia e Pontinia (situate nell’Agro Pontino), Guidonia (situata nell’Agro Romano) e Colleferro.

Sulla base dei nuovi criteri le Città di Fondazione potranno presentare domanda di contributo a valere sulle risorse stanziate per la seconda finestra dell’avviso approvato nel 2024, la cui dotazione è di 2,8 milioni di euro.

«L’abbreviazione dei termini consentirà la valorizzazione delle peculiarità storiche, culturali, economiche e sociali delle Città di Fondazione del Lazio, che altrimenti sarebbero state penalizzate. Gli artigiani e i commercianti di questi Comuni saranno così messi nelle condizioni di accedere al contributo regionale a sostegno delle loro attività. L’obiettivo della Regione Lazio e della Giunta Rocca è quello di sostenere il tessuto economico e sociale del territorio attraverso azioni concrete che tengano conto anche della storia del nostro territorio», spiega la vicepresidente Roberta Angelilli.

In virtù della modifica del Regolamento, le attività economiche insediate nelle Città di Fondazione i termini per il riconoscimento della storicità, l’inserimento nell’Elenco regionale delle Botteghe e Attività storiche, ed il conseguente accesso ai benefici previsti normativa regionale, sono i seguenti:

  • Per i “locali storici, locali e botteghe connotati da valore storico-artistico e
    architettonico, destinati ad attività di commercio, somministrazione, artigianato, artistiche o miste, compresi cinema, teatri, librerie e cartolibrerie”, il nuovo termine è di 50 anni;
  • Per le “botteghe d’arte e di antichi mestieri”, il nuovo termine è di 30 anni;
  • Per “le attività storiche e tradizionali, attività di commercio e somministrazione in sede fissa, artigianato, artistiche o miste, compresi cinema, teatri, librerie, cartolibrerie e edicole, svolte, in modo documentabile, continuativamente, nel medesimo locale con la stessa tipologia di vendita, somministrazione o lavorazione”, il nuovo termine è di 50 anni.

Anche le attività di commercio su aree pubbliche avente carattere di storicità e localizzate nelle Città di Fondazione, possono usufruire della riduzione dei termini.

In merito all’approvazione della delibera è intervenuto anche il consigliere regionale Enrico Tiero:  “Una nostra iniziativa ha prodotto un importante risultato per il territorio. Per il riconoscimento della qualifica di bottega o attività storica per le Città di Fondazione avremo tempi più brevi. Il sottoscritto, al termine di un lavoro svolto congiuntamente con Mario Faticoni, presidente della commissione Bilancio del Comune di Latina, aveva presentato una proposta di legge regionale e successivamente si è fatto promotore di un articolo (approvato) della PL 170, finalizzato a tutelare maggiormente il patrimonio storico e le tradizioni anche delle Città di Fondazione, strategiche per la nostra regione. Ora, finalmente si potrà sanare questo piccolo gap con le altre città. Infatti, prendo atto del celere passo conseguente dell’assessore Roberta Angelilli. Su sua proposta è stata approvata una delibera di giunta, grazie alla quale avremo termini temporali ridotti per il riconoscimento della qualifica di bottega o attività storica, in modo da valorizzare le peculiarità storiche della Città di Fondazione del Lazio. 

Ci tengo a sottolineare che grazie al nostro lavoro in Regione le Città di Fondazione (Latina, Sabaudia, Pomezia, Aprilia e Pontinia, Guidonia e Colleferro) potranno presentare domanda di contributo a valere sulle risorse stanziate per la seconda finestra dell’avviso approvato nel 2024, la cui dotazione è di 2,8 milioni di euro. Stiamo lavorando per favorire la sopravvivenza e il ritorno delle botteghe artigiane, nonché per promuovere l’avvicinamento e la formazione dei giovani in questo settore, che può offrire importanti opportunità occupazionali. Le botteghe rappresentano un pezzo fondamentale della storia e della cultura del nostro territorio. Un simbolo sociale che non può essere cancellato ma che anzi deve essere tutelato con tutto l’impegno politico possibile”.

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