Orrore in Congo, detenute stuprate e bruciate vive: il massacro del gruppo ribelle M23

La guerra nell’est del Congo, riesplosa con ferocia dopo anni di tensioni, ha già fatto oltre 3000 vittime in una decina di giorni

Congo – Centinaia di detenute sono state violentate e bruciate vive durante il caos scatenatosi dopo che il gruppo ribelle M23, sostenuto dal Ruanda, è entrato nella città di Goma. La denuncia arriva da Vivian van de Perre, la vicecapo della missione Onu nel Paese, come riportano i media nazionali ed esteri. Secondo la funzionaria, le detenute sono state aggredite nell’ala femminile del carcere Munzenze di Goma durante un’evasione di massa. Mentre diverse migliaia di uomini hanno guadagnato la fuga dalla prigione, l’area riservata alle donne è stata data alle fiamme, trasformandosi in una trappola mortale. Un’escalation di brutalità terminata con un vero e proprio massacro.

La guerra nell’est del Congo, riesplosa con ferocia dopo anni di tensioni, ha già fatto oltre 3000 vittime in una decina di giorni. Di fronte al disastro umanitario, la diplomazia africana sta provando a correre ai ripari con un vertice straordinario.

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