“Dimensionamento, a Latina e a Terracina il centrodestra antepone interessi di partito”: la denuncia del PD

"Il ricorso è necessario per difendere le nostre scuole. Latina e Regione restano in silenzio, Celentano e Giannetti da che parte stanno?"

Mentre in altre città del Lazio, le amministrazioni locali stanno cercando di contrastare il piano di ridimensionamento scolastico imposto dalla Regione, in provincia di Latina regna il silenzio. La proposta di dimensionamento della giunta Rocca prevede l’accorpamento degli istituti comprensivi Don Milani e Vito Fabiano a Latina e il Bianchini e il Filosi a Terracina. A Viterbo la Sindaca ha scelto di anteporre gli interessi della sua comunità a quelli del partito, presentando ricorso al TAR. Anche a Terracina, pur con ritardo, è stata presa la stessa decisione. Tuttavia, nella città capoluogo, né la sindaca Matilde Celentano né l’assessora alla scuola Francesca Tesone hanno ritenuto di doversi esprimere.

Il silenzio complice di Celentano e Tesone «Il loro immobilismo e la loro sudditanza politica stanno danneggiando studenti, docenti e famiglie», denuncia Valeria Campagna, capogruppo del Partito Democratico a Latina e Vicesegretaria Regionale del PD con delega alla Scuola che attacca duramente l’assenza di iniziativa del Comune di Latina di fronte a un tema cruciale per il futuro della città. «Mentre altre città amministrate dal centrodestra stanno prendendo posizione contro il piano della giunta Rocca, a Latina si continua a far finta di nulla. – prosegue Campagna – Il silenzio della sindaca Celentano e dell’assessora Tesone è assordante. La loro famosa “filiera istituzionale” si sta rivelando un boomerang: nei fatti, non contano nulla nelle decisioni prese dalla Regione, e quando dovrebbero alzare la voce per tutelare il nostro territorio, scelgono di restare immobili, sacrificando gli interessi della comunità sull’altare della fedeltà politica».

Un accorpamento che penalizza studenti e territorio

Il caso di Terracina è emblematico: la giunta Rocca ha deciso di accorpare l’IPS Filosi con l’ITC Arturo Bianchini, creando un “mega istituto” ingestibile, con una sola dirigenza per oltre 1200 studenti e il rischio concreto di un impoverimento dell’offerta formativa e una contrazione del personale scolastico. Una scelta politica miope e contraddittoria, che ha già creato tensioni all’interno del centrodestra, con Fratelli d’Italia costretta a contestare le decisioni della giunta regionale a guida Forza Italia.

Pierpaolo Chiumera, segretario e capogruppo consiliare del PD di Terracina, commenta: «La sospensiva ottenuta dal sindaco di Viterbo è un primo passo, ma non basta. Il rischio è che il TAR limiti gli effetti solo alle scuole di Viterbo, lasciando indifese tutte le altre realtà, come quelle della provincia di Latina, dove le linee guida regionali sono state rispettate. Non possiamo fermarci qui. Oltre all’azione amministrativa, è urgente un’azione politica coordinata. I sindaci delle nostre città devono unirsi per contrastare questa delibera regionale, che minaccia il futuro delle nostre scuole e delle nostre comunità. Chiediamo al centrodestra il coraggio di ammettere l’errore e di fare marcia indietro. È ora di agire insieme, con determinazione, per difendere i diritti dei nostri territori e delle nostre scuole».

Proietti: «Un disastro su scala provinciale»

Sulla questione interviene anche Gianmarco Proietti, responsabile provinciale scuola del PD, che sottolinea come il ridimensionamento scolastico stia colpendo in modo sproporzionato la provincia di Latina: «La giunta Rocca sta facendo scelte scellerate, penalizzando intere comunità. Il caso di Terracina è solo l’ultimo esempio di una gestione improvvisata e calata dall’alto, che non tiene conto delle specificità dei territori e delle esigenze delle scuole. La stessa logica è stata applicata anche a Latina, dove l’accorpamento tra la Don Milani e la Vito Fabiano è stato imposto senza alcun confronto con le realtà locali. La scuola non può essere trattata come una semplice voce di bilancio da tagliare: è il cuore pulsante del nostro futuro. Chiediamo alla giunta regionale di rivedere immediatamente queste decisioni».

Una battaglia che va avanti

«Il Partito Democratico continuerà a battersi per la tutela delle scuole e del diritto allo studio, al fianco di studenti, docenti e famiglie. Non permetteremo che la nostra provincia venga penalizzata da scelte politiche irresponsabili e da amministratori incapaci di difendere il proprio territorio», concludono Campagna, Chiumera e Proietti.

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