“Ex Svar nel dimenticatoio, bonifica di fatto mai partita”: la denuncia di Ciolfi

Dopo un anno dall'intervento di pulizia l’amministrazione è ancora agli annunci: "Tutto fermo e nessuna idea concreta sulla destinazione"

«La riqualificazione del sito dismesso dell’ex SVAR è finita nel dimenticatoio». A richiamare l’attenzione sulla situazione di degrado in cui ancora versa l’area alle porte di Latina e sull’inerzia del Comune rispetto alla bonifica e al recupero del sito è il capogruppo del M5S, Maria Grazia Ciolfi.

«È passato più di un anno dall’intervento di pulizia effettuato dal Comune con taglio della vegetazione incolta, disinfestazione e rimozione dei cumuli di rifiuti. Un primo step consentito da una variazione di bilancio – ricorda la consigliera – e annunciato in pompa magna dall’assessora Nasti e dalla Sindaca. Proprio quest’ultima assicurava, in un secondo tempo, la bonifica dell’area con demolizione dell’immobile all’interno del perimetro e ripristino della recinzione. Ma questo secondo tempo non è mai partito».

Già il primo intervento in urgenza era stato predisposto in seguito alla denuncia e ai solleciti del Movimento 5 Stelle. Con una mozione in particolare, presentata nel novembre 2023, Ciolfi chiedeva a Sindaca e giunta un impegno concreto per bonificare il sito e il quartiere adiacente e cosa intendesse fare l’amministrazione dell’area al fine di conservarne il carattere di pubblica utilità. «La mozione – sottolinea la consigliera – fu bocciata dalla maggioranza con la consueta arroganza, asserendo che le mie sollecitazioni erano già cosa fatta».

«Purtroppo – continua – ad oggi registriamo solo promesse non mantenute. Al primo intervento di pulizia non è seguito un bel nulla. Ricordiamo che in quell’area insiste anche una scuola elementare e media e che il comitato spontaneo dei residenti aveva a suo tempo depositato una petizione con 300 firme, chiedendo il ripristino del decoro e la messa in sicurezza».

«Non solo la bonifica resta incompleta, ma nemmeno abbiamo contezza delle intenzioni del Comune rispetto alla destinazione dell’area. Non è dato sapere se è prevista la realizzazione di progetti di pubblica utilità, probabilmente perché l’amministrazione non ha la benché minima idea di cosa fare di quel sito. Il rischio – conclude la consigliera – è di perderne la proprietà, a ulteriore depauperamento del patrimonio comunale. Invito la Sindaca e l’assessora Nasti ad andare oltre gli annunci e a portare a termine quanto promesso per la risoluzione del problema».  

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