Argentina, tre donne bruciate vive in una stanza d’albergo: “Uccise perché lesbiche”

Crimine d'odio nella capitale. Arrestato un 67enne che avrebbe lanciato una bomba molotov nella stanza. C'è una sopravvissuta

Buenos Aires – Crimine d’odio nella capitale dell’Argentina. Tre donne sono state bruciate vive nell’incendio di una stanza d’albergo. Le compagne dell’associazione nella quale militavano le vittime del rogo non hanno dubbi. “Le hanno uccise perché erano lesbiche”, queste le loro parole riportate dalla stampa nazionale.

La tragedia si è consumata qualche giorno fa nel quartiere di Barracas, e se in un primo momento si pensava ad un incendio provocato da una stufa difettosa, con il passare delle ore si è delineato un vero e proprio “crimine d’odio” e di “genere”. A far scoppiare il rogo è stato infatti un uomo che ha lanciato una bottiglia molotov all’interno della stanza di un hotel familiare dove vivevano le quattro donne che formavano due coppie. Una di loro è sopravvissuta.
Il principale sospettato è un vicino di stanza con cui le quattro donne apparentemente avevano frequenti discussioni. L’uomo, un 67enne, ha cercato di togliersi la vita prima di essere arrestato.

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