Valle: “Progetti finanziati dal ministero della cultura, Latina esclusa dalle opportunità di crescita”

"Credo che, se non si programma, non si progetta, se non si pianifica, i risultati non possono essere che questi"

“Sempre più esclusa dalle opportunità di crescita: Latina di fatto resta fuori dalla stanza dei bottoni. Una condizione che riflette il declino, non solo politico, che si è abbattuto sulla città. Colpa di una classe dirigente che rappresenta solo gruppi di amici e non le istanze della società civile”.

Lo dichiara in una nota Leonardo Valle, presidente di Cethegus Scpa.

“Latina appare oggi come una città senza una vocazione, una città che non ha trovato ancora un suo ruolo in questo complicato. Una classe dirigente chiusa ostinatamente nel suo egoismo familistico ha trovato infine la sua immagine speculare nei piccoli ‘cerchi magici’ composti da profili improvvisati, senza né arte né parte.

Poche volte abbiamo avuto la fortuna di avere classi dirigenti all’altezza dei compiti di leadership, e solo allora la città ha fatto progressi, per essere poi risucchiata indietro dal ritorno, ancora più forte, dei piccoli interessi di bottega, che sono nel dna di una classe dirigente dominata dal dilettantismo e dall’incapacità.

Il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, ha firmato cinque decreti riguardanti il Piano Strategico “Grandi Progetti Beni Culturali”, che si articola in “Riprogrammazione delle risorse finanziarie”, “Programmazione risorse residue annualità 2020”, “Programmazione risorse residue annualità 2023”, “Programmazione ulteriori risorse annualità 2023” e “Programmazione risorse annualità 2024”. Ben 73 interventi seri finanziati dal Ministero della Cultura. Ebbene, ci sono fondi per 7 progetti riguardanti Roma e l’area metropolitana (ci mancherebbe), ma trovano spazio anche Rieti e Viterbo, che portano a casa 10 milioni di euro per la valorizzazione del proprio patrimonio.

Per Latina e la sua provincia nulla. Il deserto totale. In termini di iniziative e di progettualità. Mi chiedo, dove sono i politici che sono in grado di fare squadra, avendo in mente ben chiari gli obiettivi da raggiungere? Quale sarebbe la filiera di governo? Che risultati concreti sta producendo? 

Credo che, se non si programma, non si progetta, se non si pianifica, i risultati non possono essere che questi. Un’altra dotazione così massiccia non ci sarà più per decenni. Un’altra occasione sprecata per il nostro territorio. Prima o poi bisognerà chiedere il conto a chi ci sta conducendo verso un declino senza ritorno”.

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