Sermoneta aderisce al turismo delle radici, il sindaco alla Farnesina con il ministro degli Esteri

Il progetto per promuovere la città all’estero favorendone la visita da parte di cittadini stranieri ma con “radici” italiane e sermonetane

Promuovere Sermoneta all’estero favorendone la visita da parte di cittadini stranieri ma con le loro “radici” italiane e sermonetane. Per questo l’amministrazione comunale ha aderito al progetto nazionale di promozione del “Turismo delle radici” avviato dal Ministero degli Affari Esteri con il coinvolgimento di decine di Comuni da tutta Italia.

Il sindaco Giuseppina Giovannoli ha partecipato alla Farnesina all’assemblea dei Comuni aderenti al piano, alla presenza del Ministro degli Esteri Antonio Tajani, per cogliere le opportunità del progetto Pnrr “Il Turismo delle Radici – Una Strategia Integrata per la ripresa del settore del Turismo nell’Italia post Covid-19”. Il progetto si rivolge non solo ai discendenti di emigrati che, ricostruendo il proprio albero genealogico, tornano a visitare e a vivere i luoghi dei loro antenati: «L’obiettivo infatti è anche quello di attivare rapporti tra le nostre imprese e le imprese dei nostri connazionali operanti all’estero, per creare sinergie capaci di creare collaborazioni stabili, joint venture, attività di internazionalizzazione», ha spiegato il sindaco Giuseppina Giovannoli. «Un volano economico per tante aziende che operano nel campo dell’enogastronomia, dell’artigianato e più in generale per le piccole e medie imprese del territorio che potranno estendere i loro canali di esportazione nel mondo».

Da uno studio condotto dall’Enit nel 2018, il bacino potenziale teorico del cosiddetto turismo di ritorno è pari a circa 80 milioni di persone e in indotto stimato a livello nazionale in cinque miliardi di euro.
«C’è un’Italia fuori dall’Italia – prosegue Giovannoli – e cioè quei milioni di italiani all’estero o italo-discendenti a cui oggi tendiamo la mano con un piano di investimenti in ambito culturale e turistico molto ambizioso. Il programma si rivolge a una platea di potenziali ‘viaggiatori delle radici’ che il Governo nazionale e i Comuni intendono intercettare, sostenendo lo sviluppo turistico del territorio e il sistema dell’ospitalità». Il ministero degli Esteri metterà a disposizione i propri canali di comunicazione, gli istituti italiani di cultura e le ambasciate, promuoverà iniziative e scontistiche in collaborazione con i Comuni aderenti, tra cui Sermoneta che già dallo scorso anno è entrata a far parte della “Rete del turismo di ritorno”

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