Grande successo per la pièce teatrale “Briciole” di Stefania Paternò presentata mercoledì 22 novembre al Teatro Ariston, in occasione della Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne, dalla Croce Rossa Italiana – Comitato Sud Pontino ODV. Un monologo scritto e interpretato dalla Paternò, giovane e poliedrica attrice teatrale palermitana, che pone l’attenzione sulle relazioni tossiche e in modo particolare sul narcisismo patologico. Ricordiamo che l’iniziativa del Comitato Sud Pontino è nata per sensibilizzare le persone sul fenomeno delle violenze psico-fisiche subite dalle donne all’interno e fuori delle mura domestiche, allargando i numeri dei femminicidi in Italia in un modo incontrollato.
Presenti allo spettacolo le massime cariche locali, regionali e nazionali della CRI, ovvero il Dott. Adriano De Nardis, consigliere del Consiglio Nazionale della CRI, il Dott. Salvatore Coppola, Presidente Regionale della CRI, il Dott. Alessandro Sparagna, Presidente Comitato Sud Pontino CRI ed Antonio Testa, vicepresidente e delegato al sociale per il Comitato Sud Pontino CRI. Ad aprire i saluti istituzionali, il dott. Sparagna che ha voluto ricordare l’impegno costante, silenzioso e gratuito che ogni giorno la Croce Rossa Italiana mette in campo per aiutare i più fragili e ha sottolineato l’importanza del non restare mai indifferenti a ciò che accade, citando una celebre frase di Albert Einstein: “Il mondo è un posto pericoloso non a causa della gente che fa il male; ma a causa della gente che, stando a guardare, permette che si faccia”.
Successivamente, a prendere la parola è stato il dott. Coppola che ha voluto ricordare i numeri “allarmanti” dei femminicidi compiuti in Italia dall’inizio dell’anno 2023: 303 le donne uccise, per la maggior parte, dai propri compagni o ex compagni fino ad oggi, citando il drammatico caso di Giulia Cecchetin che ha sconvolto l’opinione pubblica per la giovane età dei suoi protagonisti. Poi è stato il momento del dott. De Nardis che ha voluto ricordare le azioni compiute dalle istituzioni per arginare il tragico fenomeno, rimarcando l’importanza della centralità della comunità che non deve distogliere l’attenzione da quelli che sono i grandi problemi che la stanno attraversano, come quello del crescente numero dei femminicidi.
Infine, c’è stato l’intervento del dott. Testa che ha voluto introdurre lo spettacolo e la bravissima Stefania Paternò, la quale, ha sottolineato Testa, ha voluto trasformare il suo dolore e la sua esperienza con un partner narcisista in un monologo teatrale lanciando un importante messaggio di speranza a tutti coloro, uomini e donne, che si trovano intrappolati in storie malsane, dimostrando che trovare il coraggio di dire basta è possibile. Inoltre, Testa, ha voluto rimarcare la vicinanza della Cri a tale fenomeno, sottolineando come il teatro, sia un importante strumento per diffondere cultura, valori, sentimenti ed emozioni che abbiamo bisogno di riscoprire.