Non ha esitato neanche un minuto e si è tuffata con tutti i vestiti addosso portando così in salvo la vita di cinque persone. Non se lo immaginava di certo così il suo esordio sulla spiaggia libera Noemi Marangoni, la giovane assistente bagnina che sabato scorso ha effettuato ben cinque operazioni di salvataggio nelle acque della Bufalara, località delle coste del litorale pontino.
Quel giorno c’era molto vento, il mare era agitato e la bandiera rossa alzata. Dalla sua presa in servizio Noemi ha cominciato ininterrottamente a fischiare perché nulla era riuscito a smorzare l’entusiasmo di chi affollava la spiaggia. Il primo allarme è arrivato da un anziano che non riusciva a raggiungere la riva, complice la forte corrente e una buca profonda almeno 3 metri. Impossibile pensare di utilizzare il pattino con il mare in quelle condizioni: Noemi non ci ha pensato molto si è tuffata in suo soccorso. Solo quando si è avvicinata si è resa conto che c’era più di una persona in pericolo: un ragazzo e la moglie dell’anziano che, per cercare di aiutarlo, erano a loro volta finiti in balia della corrente. La giovane è riuscita a trarli in salvo. Di lì a poco però è arrivato il secondo grido d’aiuto: la giovane bagnina, infatti, si è immediatamente resa conto che altri due ragazzi erano in difficoltà. Senza prendere fiato, si è gettata in mare e mentre uno era riuscito a salvarsi da solo, ha afferrato l’altro portandolo anche in salvo.
Le gambe che tremavano, la paura vinta dal coraggio possibile solo grazie a quella passione per il mare che coltiva fin da quando era piccola. Noemi sogna una carriera nella capitaneria di porto. Tanti i complimenti arrivati, i ringraziamenti di chi, per poco, ha rischiato la vita. C’è chi la considera un’eroina ma lei rimane con i piedi ben saldati a terra: “Ho fatto solo il mio lavoro”.