Sanità, M5S Formia: “Che fine hanno fatto le case di comunità del distretto LT5?”

La consigliera comunale Paola Villa interroga il Sindaco per conto di 'Un'Altra Città' e Movimento 5 Stelle

“Il tema della “sanità” va riportato al centro del dibattito con assoluta urgenza. Così come è impellente confrontarsi nelle giuste sedi pubbliche sulla situazione degli investimenti e sul “piano PNRR per la Nuova Sanità del Lazio”.

Così in una nota Un’Altra Città e il Movimento 5 Stelle che attraverso la consigliera comunale Paola Villa hanno presentato un’interrogazione al Sindaco di Formia. “Secondo la riforma della sanità territoriale avviata dal Ministero della Salute in accordo con le Regioni, che nel 2026 sarà pienamente in azione e vedrà le strutture ospedaliere destinate ad accogliere esclusivamente pazienti con patologie acute, di maggiore gravità o complessità, nel Distretto Sanitario 5 saranno aperte 4 Case della Comunità: a Gaeta, Minturno, Formia (all’ex CIM di Santeramo in Colle) e a Santi Cosma e Damiano. Queste – spiega la consigliera Villa -, si andranno ad occupare di tutta la casistica “secondaria”: dalle “piccole” urgenze come una contusione o una colica, ai pazienti diabetici o cardiaci”. E non solo. “Si interesseranno – continua -, anche della tutela della donna, dei bambini, delle famiglie, degli anziani e delle persone fragili, in collaborazione con i servizi sociali del territorio, nonché della prevenzione e promozione della salute. Uno scenario complesso che da tempo ci ha fatto porre una serie di domande che spaziano dai tempi progettuali e di esecuzione dei lavori sulle strutture individuate in relazione alle scadenze fissate dal PNRR, alle modalità di formazione e assunzione delle risorse mediche, infermieristiche e tecniche impiegate”.

Sottolinea la Consigliera: “Quesiti che giocoforza interessano anche l’attualità dell’ospedale Dono Svizzero già depauperato di diverse presenze professionali di rilievo ma che come DEA di primo livello continua a rappresentare il punto di riferimento di oltre 150mila abitanti. Domande che come intendevamo porre nel corso della Commissione Consiliare Sanità dello scorso maggio presso il Comune di Formia, completamente disertata dai vertici della ASL. O nella seduta di Consiglio comunale ad hoc promessa in Aula a Luglio dal Sindaco Taddeo è mai tenutasi”. Osserva la Consigliera Villa: “La popolazione è fortemente disorientata e giustamente critica in merito all’offerta sanitaria locale anche a causa delle politiche dei partiti che pongono ingerenze sui concorsi pubblici o sulle scelte di direttori generali o di dipartimento. In tutto ciò le prime scadenze del 2023 si avvicinano velocemente: l’approvazione entro il primo trimestre dei progetti per la realizzazione delle Case di Comunità del nostro territorio, la digitalizzazione del nosocomio. I cittadini – conclude la consigliera Villa -, pretendono risposte supportate da dati chiari ed esaustivi”.

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