Omicidio Bondanese, l’amarezza di mamma Civita dopo la sentenza: “L’assassino di mio figlio non si è pentito”

La signora Civita di Nucci ha detto la sua all'indomani del pronunciamento del tribunale di Roma che ha 'messo alla prova' l'omicida di Romeo

Non è riuscita a nascondere la delusione Civita di Nucci, la mamma di Romeo Bondanese, il ragazzo ucciso nel febbraio del 2021, a Formia, durante una rissa in strada. La decisione del Tribunale per i minori di Roma di condannare i colpevoli, in sostanza, a due anni di volontariato, non ha lasciato indifferente la famiglia del ragazzo. Per l’omicida di Romeo, infatti, il Gup Gaviano ha deciso l’ammissione alla prova per due anni.

Proprio la mamma del 17enne formiano ha espresso la sua opinione in una video intervista diffusa dai colleghi di Temporeale: “Si, lo ammettiamo: io, mio marito Domenico ed il legale che mi ha seguito in questo procedimento, l’avvocato Tina Di Russo, eravamo pronti a questo giudizio che è fondamentalmente ingiusto. Lo sono le leggi che caratterizzano il processo minorile. Ma probabilmente è iniziato tutto sotto una cattiva stella, dalle prime indagini delle forze dell’ordine alla decisione, davvero incredibile, della Procura dei Minorenni di modificare il reato (da omicidio volontario ad omicidio preterintenzionale) per gli indagati quando ancora doveva essere eseguita l’autopsia sul corpo di mio figlio Romeo”.

E ancora: “Non è stato assolutamente equiparato alla gravità del reato commesso, quello di aver ucciso un ragazzo come loro che, a differenza di loro, era uscito senza un coltello in tasca. Lo stesso Tribunale dei Minorenni lo scorso luglio aveva bocciato le loro richieste di ammissione alla prova definendole evasive. Quelle presentate mercoledì non sono state molto diverse degli ultimi mesi ed il Gup non ha fatto che fare il lavoro… accettandole”.

Ma una cosa è quella che fa più male alla signora Civita: “Le ammissioni di responsabilità non ci sono state. Questi ragazzi, che io ho perdonato dal primissimo momento, non hanno ancora detto di essere venuti a Formia, in pieno lock-down a causa del Covid 19, con un coltello in tasca. Romeo in questo modo è stato ucciso due volte”.

Nessuna ammissione di responsabilità, ma neanche pentimento. Questa almeno l’impressione di mamma Civita, che rivela di aver ricevuto una lettera, nel settembre del 2022, a firma del 17enne di Casapulla, ovvero colui che materialmente ha inferto a Romeo la coltellata fatale: “Ho avuto l’impressione che quelle parole non arrivassero dal cuore ma fossero dettate dai suoi legali. Nei confronti di questo ragazzo – ha aggiunto la madre di Romeo Bondanese – non provo nulla. Forse soltanto tanta indifferenza. Io non ce l’ho con lui ma con lo Stato che deve punire chi sbaglia. Mi attendevo una forma di pentimento. Macchè. Il ragazzo si è giustificato affermando la sera del 16 febbraio 2021 ‘non aveva cambiato nulla di quello che era successo’. Ne prendo atto. Resto con il mio dolore che è più grande della rabbia che ho dentro”. Citando Piero Angela, infine, la mamma di Romeo di dice: “L’Italia è un paese morto. Non ci sono punizioni per chi sbaglia, non ci sono premi per chi merita”.

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