A Fondi, unico centro del territorio pontino in cui si andrà al voto nel 2026, i cittadini saranno chiamati ai seggi tra il 15 aprile e il 15 giugno. Il punto è che la campagna elettorale ancora non è partita, ma se ne sente l’odore, il profumo, seppur ancora non si conoscono né gli schieramenti in campo, né tanto meno i candidati alla carica di sindaco.
La maggioranza uscente, guidata negli ultimi cinque anni da Beniamino Maschietto, probabilmente sarà orfana del bis. Pare che lo stesso sindaco abbia fatto capire di voler cedere il passo, ma in realtà, molti non si starebbero strappando i capelli, anzi, qualcuno avrebbe già iniziato la rincorsa per prendere il suo posto. Con chiunque si parli nella maggioranza, la voce sembra unanime: “Deve essere espressione di Forza Italia” e quasi tutti tengono in maggiore considerazione le quotazioni del vicesindaco Vincenzo Carnevale. A seguire, ci sono quelle dell’assessore all’Urbanistica Claudio Spagnardi; un gradino sotto quelle del capogruppo di Forza Italia Vincenzo Mattei e l’assessore alle Attività Produttive e già candidata al consiglio regionale del Lazio Stefania Stravato. Negli ultimi giorni si sarebbe palesata anche l’ipotesi di un esponente esterno a Forza Italia ma sempre più vicino alla maggioranza e al senatore Fazzone, ovvero quello dell’avvocato Giulio Mastrobattista, anche se, secondo i bene informati, vorrebbe dire addio alla politica (almeno quella locale).
E poi c’è il resto dell’emiciclo: un po’ tutti quelli che siedono tra i banchi dell’opposizione – dal Pd a FdI e Lega, passando per i civici – tutti con un’idea di città diversa da quella proposta dall’attuale maggioranza, ma anche non così diversa tra loro. Il problema è la sintesi. Possono partiti di destra, allearsi con quelli di centrosinistra? Probabilmente no, infatti, le ipotesi di una coalizione delle opposizioni non regge ed è molto probabile che qualcuno, prima o dopo, chiami il tana libera tutti, che equivarrebbe dire: ognuno per sé, almeno fino all’ipotesi ballottaggio.
E tra questi, chi sono i nomi papabili? Lega e Fratelli d’Italia, in una riunione hanno fatto quello di Pierluigi Avallone, già assessore a inizio anni 2000, al quale piacerebbe guidare una coalizione trasversale. Ma ciò, come abbiamo detto, pare complicato. Il Partito Democratico, avrebbe chiesto al consigliere comunale Salvatore Venditti di rappresentare una coalizione di centrosinistra, mentre la civica “Fondi Vera” sarebbe pronta ad una nuova corsa solitaria come nel 2020, magari sempre con Francesco Ciccone candidato sindaco.
Insomma, non c’è la data del voto, non ci sono le coalizioni, le alleanze e neppure i nomi dei primi pretendenti ufficiali alla successione di Maschietto, ma la politica locale si muove, eccome se si muove.