L’opera fu realizzata dall’ASI Roma e Latina per diventare una scuola, ma in tanti anni nessuno è riuscito a far suonare la campanella: il Consorzio Industriale si è ripreso l’edificio situato in via della Piana.
La struttura, composta da un capannone e da un asilo interaziendale, fu progettata per accogliere settanta bambini ma non ha mai funzionato. Anzi. Il complesso scolastico ha sempre versato in un forte stato di degrado e di abbandono; situato all’ingresso del quartiere Poggio – Valli, a due passi dal centro commerciale Aprilia 2, da anni era stato più volte vandalizzato da ladri e balordi. Nel 2017 il Comune di Aprilia aveva però fatto richiesta all’ASI di prenderlo in gestione e riqualificarlo per poi, successivamente, adibirlo a scuola. Il progetto, mai decollato, fu presentato in pompa magna nel 2017 nella Sala Ragazzi della Biblioteca Comunale, a pochi mesi dalle elezioni amministrative del 2018. In quella occasione fu illustrato l’ambizioso progetto per trasformare la struttura e destinarla ad Asilo Nido e Servizi di Pubblica Utilità.
Naturalmente l’ASI non avrebbe concesso gratuitamente l’opera: a fronte del pagamento di un canone di locazione abbastanza simbolico – fu stabilita la cifra di 1000 euro annui – il Comune decideva di farsi carico delle spese necessarie per rendere l’edificio fruibile, accollandosi poi anche le spese di manutenzione. Del resto parliamo di una struttura di 1000 metri quadrati su un lotto di terreno di circa 3500, che avrebbe dovuto ospitare anche parcheggi e servizi e riqualificare anche un quartiere, tra i più storici di Aprilia.
Il contratto di locazione fu predisposto dall’ufficio Patrimonio del Comune che fu stipulato, con il consorzio ASI il 25/09/2017 e registrato esattamente un mese dopo. Il Comune si rese ben presto conto di non essere in grado di sostenere la spesa per la ristrutturazione. Al progetto contribuì anche il Comitato di Quartiere Poggio – Vallelata, così l’ente cercò in tutti i modi di portarlo avanti. Con la successiva consiliatura però i nodi vennero al pettine e pur di salvare il progetto dell’asilo, si decise di inserirlo nel pacchetto del Pinqua, con l’obiettivo di reperire i fondi necessari alla ristrutturazione di un bene pubblico, ma non di proprietà del Comune di Aprilia. La proposta di candidatura per il bando del MIT fu però bocciata. Tre anni di silenzio e nell’agosto di quest’anno l’ASI è tornato a bussare alle porte del Comune per riprendersi la struttura. Forse prima che fosse il Comune a restituirla indietro? Chissà se almeno gli affitti sono stati pagati.